Roma, 22 apr. - Da un euro investito nel mercato dei 'falsi' farmaci acquistati sulla rete se ne possono guadagnare 2.500. Un dato allarmante, che dà la misura del fenomeno criminale che prospera sulla pelle dei malati. "Già da tempo i Nas dei Carabinieri si stanno occupando del fenomeno- spiega il generale Cosimo Piccinno, comandante dei Nas in una videointervista rilasciata all'agenzia Dire- esiste una rete in internet che lavora con farmaci contraffatti, che poi portano gravi problemi di salute". Un mercato fiorente. "Certo, facendo un rapporto, un euro investito in stupefacenti ne dà 200, mentre per i farmaci contraffatti il rapporto è di 1 a 2.500, c'è un grossissimo guadagno" sottolinea il comandante dei Nas.
Che poi, rivolgendosi ai giovani, tocca l'argomento delicato dei farmaci acquistati in rete. Pochi giorni fa l'ultima vittima, una ragazza avvelenata da 'falsi' farmaci dimagranti acquistati sulla rete. Giovani a rischio? "I Nas dei Carabinieri- prosegue Piccinno- da sempre monitorano la rete ma molte volte i provider dei siti che vendono farmaci 'falsi' sono all'estero... Stiamo cercando di limitare i danni, ma questi danni si possono limitare soltanto con tanta informazione. Non si devono comprare farmaci in internet, abbiamo una filiera legale che permette di comprare ogni sorta di medicina. Non bisogna comprare sulla rete, soprattutto non bisogna prendere sostanze per anoressia, pillole blu e altri colori che mettono a rischio non solo gli organi sessuali ma la salute in generale". Ai giovani, chiude il generale Piccinno "rivolgo un appello: evitate l'ansia della prestazione ed evitate l'ansia della bellezza legata all'anoressizzante, che spesso porta alla morte".
(Wel/ Dire)