Roma, 22 apr. - "Una scelta netta e temeraria quella del Parlamento italiano sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), decisa dopo anni in cui la parola più utilizzata era 'prorogare' la chiusura di quelli che sono luoghi considerati da molti anche pericolosi". Così Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, al panel su 'Le malattie mentali non si curano', durante la giornata di riflessioni sui 'falsi miti' della sanità in Italia.
"Dopo tante proroghe e annunci l'Italia ha deciso di superare gli ospedali psichiatrici. Le Regioni sono monitorate, come deciso dai ministri della Giustizia e della Salute. Gli ospiti- prosegue il sottosegretario- spesso abbandonati in ergastoli bianchi, saranno affidati a strutture gestite dal Sistema sanitario nazionale, e verranno seguiti con percorsi terapeutici e di riabilitazione". La salute mentale "è curabile- afferma- far rimanere persone lì è pericoloso per l'arretramento e la distanza dai percorsi di normalità, producendo effetti negativi nella testa delle persone".
Gli elementi da monitorare, fa sapere De Filippo, sono tre: "Sicurezza degli ospiti, sicurezza degli operatori e sicurezza dei cittadini che li ospitano nella loro comunità. Un lavoro straordinario tra le Regioni, i ministeri della Giustizia, della Salute, dell'Interno e dell'Economia. Si tratta dell'ultimo peso insopportabile per un grande Paese che abbraccia oggi una nuova prospettiva, la non normalità produce una inquietudine da governare con la capacità terapeutica e la prevenzione".
(Wel/ Dire)