Roma, 22 apr. - "Cresce la preoccupazione dei dipendenti della Asl RmA". E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale Cisl Fp Roma e Lazio, Roberto Chierchia. "Il commissario Petti ha incontrato in seduta congiunta tutte le organizzazioni sindacali- si legge- Il motivo dell'incontro era quello di tentare di mettere argine alle ormai incontenibili preoccupazioni del personale di ritrovarsi di qui a poco, senza ruolo e funzione riconosciuta, assorbito in gran parte dalla Asl RmE e per quello in servizio all'ospedale Eastman mobilitato al Policlinico Umberto I".
Le parole del commissario "non solo non hanno rassicurato i presenti, ma hanno ancor più alimentato il senso di incertezza tra il personale e reso evidente l'approssimazione con la quale la Regione Lazio sembrerebbe affrontare una questione che è necessaria di ben altra attenzione- continua Chierchia- È singolare che l'Asl RmE, dopo aver inglobato al suo interno l'azienda ospedaliera San Filippo Neri, sia stata messa in condizione di attuare il proprio atto aziendale, regolarmente validato dalla Regione, mentre si impedisce di fare lo stesso alla Asl RmA, che di fatto è nell'impossibilità di attuare le politiche sanitarie del territorio di competenza perché sempre Regione Lazio non le approva quello proposto. E' altrettanto nebulosa la situazione dell'ospedale George Eastman che continua a non conoscere quali e quante attività dovrà cedere al policlinico Umberto I, che, beninteso ancor oggi è privo dell'atto aziendale, e ancor di più, privo del protocollo d'Intesa tra Regione e Università La Sapienza".
"È questa la programmazione sanitaria che si vuole mettere in atto?- si chiede Chierchia- Chiediamo una volta per tutte che la questione venga affrontata pubblicamente nelle dovute sedi istituzionali, senza lasciare ai singoli Direttori e Commissari una potestà che non gli appartiene. I servizi e la rete assistenziale devono soddisfare i reali bisogni dei cittadini, non mancando di riconoscere ai lavoratori il proprio ruolo, le competenze e le singole professionalità. Tutto ciò non deve essere soggetto ad accordi di convenienza tra aziende che non tengono conto di tali principi. È per questo che rinnoviamo la richiesta al commissario e al subcommissario, Zingaretti e Bissoni, di convocare una apposito tavolo regionale per affrontare nel dettaglio le questioni poste, con il pieno coinvolgimento delle parti sociali sulla cui materia sono competenti. Non permetteremo che questa vicenda passi sotto silenzio. Riteniamo indispensabile la trasparenza ed il confronto, e agiremo in tutte le sedi per ottenerlo".
(Wel/ Dire)