(DIRE) Roma, 13 apr. - Un laboratorio per creare percorsi unici a livello nazionale in grado di permettere la pratica dello sport senza distinzioni anche alle persone affette da emofilia. E' questo l'obiettivo di FedEmo, la federazione delle associazioni emofilici, che oggi celebra al Coni l'XI Giornata mondiale della malattia genetica di cui in Italia soffrono 4.300 persone.
'L'incontro- spiega la presidente di FederEmo, Cristina Cassone- e' l'occasione per iniziare ad abbattere le frontiere che fino a poco tempo fa non ci permettevano di fare sport'.
Durante la conferenza che si e' svolta nella sala stampa dello stadio Olimpico sono stati illustrati due progetti in grado di assicurare agli emofilici la pratica dello sport in sicurezza. Il primo si chiama 'Marathon' e riguarda un programma di allenamento ideato per otto atleti emofilici che gareggeranno nella Maratona di New York con l'obiettivo di tagliare il traguardo. Ma l'innovazione arriva con 'Sameda Life', un braccialetto con tutte le informazioni utili al pronto intervento, garantendo l'identificazione del paziente e l'accesso ai suoi dati in qualsiasi luogo tramite smartphone o computer. Il bracciale, di cui ha parlato anche l'ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli, e' gia' stato sperimentato in campo sportivo dai meccanici della scuderia Toro Rosso (e attualmente in uso presso la Commissione sportiva automobilistica italiana) in 5 campionati italiani.
'Il progetto del braccialetto- ha sottolineato in un messaggio il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin- non puo' non essere sostenuto, in quanto finalizzato a facilitare la cura e l'assistenza sanitaria nelle fasi di primo soccorso, garantendo l'identificazione del paziente e l'accsso ai dati clinici da parte del personale sanitario'. Per il ministro, infatti, vanno messi in campo 'tutti gli strumenti possibili per accrescere la sicurezza del paziente anche nella pratica sportiva'.
Ha partecipato all'evento anche il presidente del Coni, Giovanni Malago', che ha ricordato quanta strada 'ancora deve fare il nostro Paese, ma negli ultimi mesi abbiamo il conforto dei dati statistici che dimostrano la correlazione tra benessere e stili di vita corretti, con un impatto positivo anche in termini economici. Stiamo migliorando le problematiche che riguardano la sedentarieta' e l'obesita' soprattutto nei bambini, e molto possiamo fare se decollera' il rapporto con le scuole'.
(Wel/ Dire)