Roma, 2 apr. - Di seguito il parere dell'Avv. Francesco Caroleo Grimaldi in merito alla sentenza della Corte di Cassazione con n. 10130/2015. "La sentenza in argomento offre significativi spunti di lettura. In particolare, si ribadisce il concetto che il medico, quale incaricato di pubblico servizio, è titolare di una posizione di garanzia che, se da un lato lo rende responsabile della commissione di condotte a cui conseguano eventi di danno nei confronti di pazienti affidati alle sue cure, dall'altro esercita un potere discrezionale nell'ambito della sua attività ,relativamente alle scelte operative che riterrà di adottare nel caso concreto.
Il potere discrezionale non è ovviamente esente da sindacato giudiziario, qualora lo stesso sia esercitato al di fuori di un perimetro operativo, riferito ai protocolli, alle massime di esperienza comunemente applicate nella scienza medica e comunque ad una logica di intervento, valutata nelle singole fattispecie, attraverso parametri oggettivi.
Consegue da ciò, che non può essere sufficiente ,per sanzionare la condotta del medico che non effettui una visita a domicilio, interrompendo un servizio di guardia medica, la sola dichiarazione del paziente circa la ricorrenza di determinati sintomi,ma occorra verificare se effettivamente il sanitario abbia esorbitato dai limiti del suo potere-dovere di apprezzamento della necessità o meno di visita domiciliare. In tal senso, sarà necessaria una perizia medico-legale, per valutare la correttezza del l'esercizio del potere discrezionale esercitato dal medico nella fattispecie concreta.
Perché trovi configurazione Il reato di omissione di atto di ufficio, in effetti, non è sufficiente che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, ometta o rifiuti un atto del suo ufficio, ma è' necessario che ciò avvenga indebitamente ,ossia violando i limiti di un corretto esercizio del potere di valutazione circa la ricorrenza o meno di situazioni, che impongano una determinata scelta, piuttosto che un'altra. La sentenza della Cassazione è, pertanto, a mio avviso, assolutamente condivisibile".
(Com/Dire)