Roma, 30 set. - Articolo tratto da "Il Messaggero". Non è un giorno come gli altri nell'Ospedale Israelitico. Mastrapasqua si aggira per i corridoi e più di un paziente lo riconosce e si meraviglia. Aleggia, va e viene, qualcuno lo guarda brutto. Passa veloce come gli uomini della Finanza, che portano via faldoni e scatole dalla stanza della direzione. "Ha pure il coraggio di stare qui, di farsi vedere in giro", sbotta una donna. "Siamo esterrefatti", dicono affacciandosi in direzione; "siamo terrorizzati" ammette un medico. Non si parla di malanni mentre si attende il proprio turno, ma dei guai giudiziari dei vertici dell'ospedale, delle fatture gonfiate e degli interventi fantasma. "Il più pulito, come si dice a Roma, c'ha la rogna - continua Maria Teresa Di Persio, che ha accompagnato la sorella a farsi medicare dopo l'operazione all'alluce valvo - Sono davvero demoralizzata, c'è gente che vive con 400 euro al mese e a questi non basta quello che guadagnano".
I depliant smarriti. Nella sede del poliambulatorio all'Isola Tiberina (l'altra è alla Magliana) sono spariti i depliant con la foto di Mastropasqua che c'erano all'entrata fino a poco tempo fa. "Sono finiti", chiude il discorso un'addetta a smistare le visite. "Il fatto è che qui ci sono professionisti bravi, i ladri sono in amministrazione. Quindi bisogna tapparsi gli occhi, il naso e andare avanti cioè continuare a venire". Coscienti - e rassegnati - della truffa milionaria e delle perquisizioni.
Serena ha accompagnato un'amica, "ha l'osteoporosi avanzata, si sottopone a infiltrazioni di ialuronico. Settanta euro l'inizione (una al mese) 119 euro il prodotto, nessun rimborso. "Ma la professoressa è molto brava". Davanti a quello che chiamano "l'ennesimo magnamagna " nessuno si meraviglia. "Mi deprime certo, ma questo è un paese di ladri", eccone un'altra. "E' triste ma le truffe ci sono in tutti gli ospedali", il piede fasciato, la gamba alzata per il dolore, la signora Daniela si scompone poco e niente. "Andrebbe riformato tutto il sistema sanitario, la Bindi ci aveva provato ma glielo impedirono. E stabilire l'intramoenia obbligatoria per tutti i medici". Ecco, i camici bianchi. "Siamo 200 medici e siamo appesi a un filo, la Regione ha bloccato le convenzioni, ora siamo terrorizzati, sappiamo solo quel che dicono i giornali". I finanzieri si allontanano, passano tra la gente in attesa, un'infermiera mormora stizzita: "Ma sono inquisita anch'io?".Non c'entra niente, ma chissà quante ne ha viste (Cds/ Dire)