(DIRE) Roma, 25 set. - "Le parole del ministro Lorenzin lasciano quantomeno basiti. Vorremmo ricordare al ministro che è anche grazie ai circa 3mila precari impiegati nelle strutture sanitarie del Lazio che vengono erogati i servizi ai cittadini. E che sarebbe giunto magari il momento di stabilizzarli. Non solo.
Nella sanità regionale sono stati persi in cinque anni 5mila posti di lavoro. Non si tratta di elemosina, dunque. Si tratta di diritti. Un concetto leggermente più alto". Così, in una nota, Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio e Natale Di Cola, segretario generale Fp Cgil di Roma e del Lazio commentando la dichiarazione del ministro della Salute secondo cui la sanità pubblica "non è un ammortizzatore sociale".
(Com/Enu/ Dire)