(DIRE) Roma, 23 set. - "I lavoratori hanno risposto in massa a questa giornata di sciopero. Speriamo che tutto questo serva a far capire all'amministrazione che non può andare avanti cosi. E ci aspettiamo che la Regione dicesse la sua". Sono soddisfatti i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Ugl sanità per l'adesione di circa il 60% dei dipendenti allo sciopero promosso contro il piano aziendale che prevede tagli per 14 milioni di euro in tre anni e riduzioni dello stipendio per circa mille dipendenti.
"La proprietà ha agito in modo unilaterale, senza un confronto serio con i sindacati- ha detto Antonio Cuozzo della Cisl Fp di Roma-. Ci auguriamo che adesso ci sia un'inversione di tendenza e vorremmo che fosse effettuato un referendum dentro l'ospedale sul piano". Il segretario della Fp Cgil di Roma, Natale Di Cola, ha sottolineato che "con questo sciopero viene bocciato il piano lacrime e sangue dell'azienda, che speriamo ora riveda le proprie scelte. Però- ha aggiunto Di Cola- ci aspettiamo che dopo mesi di silenzio anche la Regione intervenga. Ci stupisce che non giunga una parola nonostante la maggioranza dei lavoratori siano contrari al piano". Il responsabile aziendale dell'Ugl, Fabio Angelilli, la chiama "la maggioranza silenziosa, che pero' oggi si e' fatta sentire". Secondo il sindacalista "il piano è nettamente sfavorevole e va rivisto, altrimenti procederemo con altre iniziative".
(Mel/ Dire)