(DIRE) Roma, 22 set. - "Abbiamo stanziato 46 milioni di euro dall'inizio dell'epidemia a marzo fino alla fine dell'anno - il doppio di quanto necessario per l'emergenza Tsunami, per cui servirono 20-25 milioni di euro - ma ora le nostre forze sono al limite". Il presidente di Medici Senza Frontiere Loris De Filippi, descrive così l'entità delle risorse necessarie per fronteggiare la diffusione dell'Ebola, durante la conferenza stampa di lancio della raccolta fondi via sms al 45507, che durerà da oggi al 4 ottobre. La conferenza è stata organizzata a 6 mesi dall'inizio del contagio che viene descritto come il peggiore di sempre e durante la riunione a Milano dei ministri della Salute dell'Unione Europea.
L'organizzazione umanitaria, che ha curato nei suoi 5 centri specializzati in Liberia, Sierra Leone, Guinea e Nigeria, il 60% dei casi di Ebola segnalati portando il tasso di guarigione al 50%, ora chiede alla società civile e alla comunità internazionale di farsi carico dell'emergenza di mezzi di sicurezza, soprattutto di tute usa e getta necessarie per trattare la malattia impedendo il contagio.
"Decine di persone si ammalano ogni giorno, bussano alle porte dei nostri centri ma siamo costretti a rimandarle a casa perché non abbiamo abbastanza letti per accoglierle" ha detto De Filippi per descrivere la drammaticità della situazione nei paesi dell'Africa occidentale colpiti. "Le nostre equipe, oltre 2.300 operatori di cui circa 2000 locali e 350-400 internazionali e tra questi 20 italiani, lavorano giorno e notte per salvare più vite possibili", ha detto, "tuttavia diffusione dell'epidemia procede molto più rapidamente degli sforzi internazionali per contenerla". "Il tempo stringe e chiediamo l'aiuto di tutti per sostenere la nostra azione", ha concluso.
Per rendere l'idea nelle risorse tecniche e logistiche necessarie, Roberta Petrucci medico italiano che ha lavorato un mese in Liberia ha raccontato che nel centro di trattamento aperto da Msf a Monrovia, "per 100 posti letto, ogni giorno erano necessarie 300 tutte monouso". "Con 1000 euro si acquistano 60 tute".
Il centro di trattamento Ebola di Monrovia, arrivato recentemente ad avere 160 posti letto è il più grande mai costruito. "Presto avremo 180 posti ma ancora così non basterà- sottolineano gli operatori di Msf- la stima dei posti necessari a Monrovia è di 1200". "Coloro che non trovano posto nel centro vengono rimandati nelle loro case". Con l'altissimo rischio che in questo modo il contagio proseguirà. In un primo momento Msf ha stimato che una persona infetta da Ebola, se non trattata in centro specializzato, ne infettava altre 10 tra parenti e amici che venivano in contatto con materiale organico del malato. Con raccomandazioni e kit di guanti e mascherina distribuiti da Msf, la percentuale di contagiati si è ridotta, ma la situazione risulta ancora drammatica.
Msf ad oggi ha curato più di 2.930 persone, di cui circa 1.750 sono risultate positive all'Ebola e 520 sono guarite. Dal 22 settembre al 4 ottobre si può donare al numero 45507 per sostenere i progetti di Msf in Liberia e Sierra Leone. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca, sarà di 2 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TeleTu e TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti contribuiranno all'invio sul campo di personale specializzato, alla realizzazione di nuovi ospedali da campo, strutture d'isolamento e laboratori mobili per la diagnostica, alla distribuzione di kit medici e igienici su vasta scala, alle campagne di sensibilizzazione tra la popolazione e nelle strutture sanitarie locali. Con meno di 1 euro MSF puo' fornire 1 litro di trattamento di reidratazione endovenosa ai pazienti, mentre con 15 euro può acquistare una tuta protettiva per i propri operatori.
(Cds/ Dire)