Roma, 16 set. - E' salito ad oltre 2.500 morti e quasi 5.000 infettate il bilancio provvisorio dell'epidemia di ebola in Africa Occidentale. E' questa l'ultima stima dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che l'ha definita un'epidemia "che non ha precedenti nei tempi moderni". Presentando i dati, Bruce Aylward, assistente del direttore generale dell'Oms ha detto che i 20.000 casi di contagio previsti in passato "non sembrano così tanti oggi", ma ha sottolineato che si potrebbe restare nell'ambito di "decine di migliaia" con una risposta molto più veloce.
Il coordinatore della risposta Onu all'emergenza, David Nabarro, ha riconosciuto lo sforzo impressionante dei governi dei Paesi colpiti (Liberia, Sierra Leone, Guinea e Nigeria) ma ha ricordato che servono ancora aiuti per rispondere efficacemente alla minaccia del virus. Per questo il segretario generale Ban Ki-moon lancerà giovedì a New York una "coalizione per la risposta globale" a Ebola.
Per affrontare l'emergenza il governo degli Stati Uniti invierà tremila militari in Africa occidentale. I militari forniranno sostegno medico e logistico, e aiuteranno ad aumentare il numero di letti in ospedali per isolare e curare i malati. Il personale militare formerà inoltre circa 500 operatori sanitari alla settimana, costruirà nella regione 17 cliniche, ciascuna da cento letti, e stabilirà una sede di coordinamento a Monrovia, in Liberia.
"Le pressioni dell'epidemia stanno rivelando alcune debolezze dell'Oms, alcuni elementi disfunzionali che devono essere corretti con urgenza nel quadro di una riforma organizzativa a ogni livello- ha ammesso Margaret Chan, direttore generale dell'Oms-. A oggi, circa 300 operatori sanitari sono stati infettati e circa la metà di loro è morta". Ma Chan ha aggiunto che l'Oms può muoversi molto velocemente e in modo efficace in alcuni settori chiave. "Due settimane fa, abbiamo riunito i maggiori esperti mondiali sulle molte questioni complesse che riguardano l'uso di farmaci sperimentali e vaccini. E di conseguenza questo potrebbe essere il primo focolaio di Ebola nella storia che potrà essere affrontato con vaccini e farmaci", ha detto.
(Cds/ Dire)