Roma, 21 ott. - Comunicato tratto dal sito Smi-Lazio. "Siglato l'Accordo tra regione Lazio e Sindacati medici di categoria, relativo alla riorganizzazione della sanità territoriale e medicina di iniziativa. ½Abbiamo ottenuto alcuni dei risultati auspicati», afferma Paolo Marotta, segretario Smi-Lazio: ½Nessun taglio alle indennità delle Unità di Cure Primarie (Ucp) per i colleghi di Assistenza Primaria. E nessun obbligo, per i medici di medicina generale (Mmg), di prestare servizio all'interno delle "Case della Salute", durante il fine settimana». Inoltre, il sabato e la domenica (diurni), ½sarà garantito il lavoro per i colleghi con poche ore (o poche scelte). In questo modo riteniamo che, per i giovani medici, sarà più semplice inserirsi nel circuito del Ssr».
Un grande risultato è stato ottenuto anche per la Centrale di Ascolto del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) che, per la prima volta dal 1996,½viene ufficialmente menzionata in un documento della regione Lazio». Secondo Paolo Marotta, infatti, questo rappresenta ½un primo passo per ottenere, finalmente, la tanto attesa strutturazione della pianta organica del personale medico della Centrale di Ascolto che, da ormai quindici anni, è imbrigliata in contratti a tempo determinato».
Ma non mancano alcune perplessità: ½Pur riconoscendo i risultati positivi finora raggiunti, molto è ancora da fare», ha aggiunto il Segretario Smi-Lazio. ½Basti pensare che non sono state ancora risolte le criticità inerenti l'informatizzazione del sistema sanitario e la carenza dei medici dirigenti nelle Asl». Ed ha aggiunto: ½Questo Accordo rappresenta anche il rilancio dell'informatizzazione. Ma è fondamentale che le Asl siano messe in condizioni di poterlo fattivamente applicare, perseguendo obiettivi comuni». Quindi, Paolo Marotta, ha concluso: ½Solo con una reale collaborazione tra le Aziende sanitarie e il territorio, sarà veramente possibile creare una rete di informatizzazione ad hoc; valida sia per i medici che per gli utenti. Ma finchè ognuno penserà al proprio "orticello", tutti gli sforzi finora raggiunti risulteranno vani».
(Cds/ Dire)