Roma, 28 nov. - Articolo tratto da 'La Repubblica'. Decisione "stravagante". Verdetto "sbagliato". Non si fermano le reazioni alla sentenza con cui un giudice del tribunale di Milano ha riconosciuto al vaccino esavalente il ruolo di concausa nell'insorgere dell'autismo in un bambino di 9 anni. E il ministero della Salute interviene per smentire il legale della famiglia del bambino secondo cui la sentenza era passata in giudicato: "Si tratta di dichiarazioni senza fondamento", si legge in una nota ufficiale. Secondo l'avvocato, il tribunale del Lavoro di Milano avrebbe condannato lo stesso dicastero a risarcire il bambino con un assegno vitalizio. Dalla nota si apprende invece che il ministero ha "tempestivamente fatto appello". Quello che sicuramente manca è la notifica dell'atto ai legali della famiglia, ma la Corte d'appello potrebbe non averlo ancora notificato pur essendo stato presentato il ricorso.
Polemiche e proteste - Intanto però il rilievo della decisione ha aperto una polemica che è arrivata fino al parlamento. "Una sentenza stravagante" l'ha definita ad esempio Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato. "Vorrei capire sulla base di quale certezza scientifica sia stata emanata. Sono relazioni non dimostrate e alla fine il messaggio che arriva all'opinione pubblica è l'idea che vaccinarsi faccia male. Grazie ai vaccini - ha detto De Biasi - abbiamo invece debellato tante malattie. Stiamo attenti".
Farmindustria: "Si crea panico" - E il caso rivelato da Repubblica fa discutere la comunità scientifica e ovviamente l'industria del farmaco. "Per un euro risparmiato in vaccini se ne spendono 24 in cure", ma "quello che è più preoccupante è che queste continue denigrazioni fanno sì che si crei sfiducia e panico nei confronti di qualcosa che è molto importante e che salva tante vite". Così ha commentato la sentenza Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria: "Chi continuerà a denigrare i vaccini dovrà assumersene le responsabilità - aggiunge - . Le mamme hanno paura a vaccinare; quando poi questi bambini avranno problemi importanti dovranno farci i conti anche se forse sarà un po' tardi".
Il presidente di Farmindustria cita anche il caso Ebola: "Quando scoppiano emergenze simili, tutti a chiedere 'dov'è il vaccino? Allora dove è la verità? Su milioni di dosi può accadere qualcosa, ma i vaccini sono sicuri". Scaccabarozzi respinge infine insinuazioni sui guadagni da parte dell'industria nelle campagne pro vaccinazione: "Non mi vengano a dire che così si fa guadagnare l'industria farmaceutica, ripeto: per ogni euro speso in vaccini se ne risparmiano 24 in cure. Non si capisce quale sarebbe la convenienza da parte di chi produce farmaci".
Condav: fare chiarezza. "E' necessario aprire un tavolo di lavoro per fare chiarezza sui possibili effetti avversi dei vaccini - afferma invece il Coordinamento nazionale danneggiati da vaccino (Condav) - , per promuovere test prevaccinali in grado di identificare le categorie più a rischio di subirli, per dare informazioni chiare e permettere una libertà di scelta consapevole. Non vogliamo nessuna guerra, non siamo quelli che credono in stregoni o sciamani - ha detto all'Adnkronos Salute la presidente del Coordinamento, Nadia Gatti - , non diciamo che tutti i vaccini fanno male sempre. Ma non si può nemmeno sostenere il contrario, perché i danneggiati riconosciuti in quanto tali esistono. In Italia sono 700 e una è mia figlia. Siamo forse fastidiosi, però ci siamo".
(Cds/ Dire)