Roma, 26 nov. - Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr di Catanzaro, in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia di Roma, ha realizzato una ricerca per scoprire cosa accade nel cervello dei pazienti, prima e dopo l'assunzione di levodopa contro il Parkinson. L'obiettivo dello studio, pubblicato sulla rivista Brain, era quello di scoprire quale alterazione funzionale si registra nel cervello dei parkinsoniani che soffrono di forti discinesi, unod egli effetti collaterali del trattamento con levodopa.
"Abbiamo compreso che la terapia con levodopa produce una disfunzione di uno specifico network cerebrale nella corteccia frontale inferiore, dove e' localizzata una stazione criticamente patologica", ha detto Antonio Cerasa, ricercatore dell'Ibfm-Cnr. "A seguito di questa scoperta, si e' provato a modulare la 'attivita disfunzionale di quest'area utilizzando la stimolazione magnetica transcranica", ha proseguito Giacomo Koch del Santa Lucia. "Abbiamo cosi' verificato che, inibendo l'attivita' di questa regione della corteccia prefrontale, e' possibile ridurre sensibilmente la gravita' delle discinesie".
Se saranno confermati i risultati di questo studio sperimentale, condotto utilizzando le piu' avanzate metodiche di neuroimaging e di neurofisiologia, "potremo realizzare nuovi protocolli terapeutici in cui al trattamento farmacologico verra' abbinato un protocollo di neuro-stimolazione utile per ristabilire la funzionalita' motoria dei pazienti, migliorando conseguentemente la loro qualita' di vita", ha concluso il responsabile dell'Ibfm-Cnr di Catanzaro Aldo Quattrone.
(Cds/ Dire)