(DIRE) Roma, 24 nov. - L'Istituto Neurologico "Carlo Besta" di Milano ha inaugurato oggi il primo centro in Europa per la simulazione neurochirurgica e la formazione dei futuri chirurghi, il Besta NeuroSim Center. Nessun altro centro al mondo ospita i quattro piu' avanzati modelli di simulatore attualmente disponibili: analogamente a quanto accade gia' da anni nell'addestramento dei piloti dell'aviazione civile e militare, questi strumenti consentono di riprodurre in tre dimensioni e in realta' virtuale il cervello e ogni tipo di intervento chirurgico su di esso, anche il piu' complesso, senza rischi per i pazienti.
I nuovi strumenti forniscono ai medici non solo la visione in 3D di questo organo ma anche i suoni e le sensazioni tattili che potrebbero avere operando veramente: utilizzando due joystick il chirurgo ha la stessa percezione che avrebbe nella realta' incidendo il tessuto cerebrale o effettuando un piccolo foro nella scatola cranica.
Tra gli interventi che queste apparecchiature consentono di simulare vi sono, per esempio, l'asportazione di tumori cerebrali, la riduzione di aneurismi cerebrale, la ventricolostomia e la craniotomia.
Il Besta NeuroSim Center rientra all'interno del progetto dell'Istituto Neurologico Besta "Inpatient Safety On Board (ISOB)", nato del 2009 per aumentare i livelli di sicurezza in sala operatoria adattando e implementando gli stessi protocolli di sicurezza applicati da anni in aviazione. Direttore del centro e' Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di neurochirurgia dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta", e direttore scientifico Alessandro Perin, neurochirurgo dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta".
Il centro nasce anche per rispondere alla necessita' di aumentare la sicurezza degli interventi chirurgici e il bisogno dei chirurghi di formazione continua nel corso di tutta la loro attivita' professionale. Nel 2013, infatti, oltre il 36% delle denunce in Italia contro medici ha riguardato l'ambito chirurgico.
Non si tratta solo di cattive pratiche: in neurochirurgia, per esempio, anche quando l'intervento e' svolto secondo i migliori standard di qualita', poiche' si tratta dell'atto medico col rischio piu' alto, si registrano complicanze in una proporzione che varia in media, a seconda del tipo di intervento, dal 3 al 16%. Sottolinea Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di neurochirurgia dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta": "E' fondamentale che il neurochirurgo periodicamente dia prova che le sue capacita' sono intatte: come accade per i piloti di aereo, andrebbe istituito una sorta di brevetto da rinnovarsi periodicamente. Inoltre, poiche' dati sull'uso dei simulatori in chirurgia dimostrano che un'ora di questo tipo di pratica equivale a cento ore in sala operatoria, stiamo preparando un progetto didattico per accreditare il centro di simulazione per la formazione continua dei medici. Ma l'appello che lanciamo sia al Ministero della salute sia al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e' proprio quello di istituire il "brevetto da chirurghi", che obblighi lo specialista attraverso test al simulatore a certificare periodicamente le proprie capacita' operatorie".
Aggiunge Alberto Guglielmo, presidente dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta": "Oggi c'e' grande attenzione per argomenti come l'accesso a numero programmato alla facolta' di medicina o la valutazione del livello dell'insegnamento universitario. Si tratta di una forte tensione, quindi, ad assicurare una preparazione teorica d'eccellenza ai medici di domani, eppure non si affronta il tema di quanto ridotta sia l'attivita' pratica che svolgono i ragazzi. Il nostro centro rappresenta una strada per aumentare il tempo speso in esercitazioni pratiche, assicurando agli studenti la possibilita' di farlo con strumenti realistici. E' importante sottolineare che negli Stati Uniti, da sempre all'avanguardia per nuove tecnologie e modalita' di insegnamento avanzate, le universita' che, ricordo, dispongono solo di alcuni di questi simulatori, stanno varando esami basati su interventi simulati.
Inoltre, il fatto di poter raccogliere in un unico centro tutte queste tecnologie d'avanguardia rende il nostro Istituto un punto di riferimento internazionale ed europeo".
Il Besta NeuroSim Center dispone di quattro simulatori di ultima generazione che consentono la visualizzazione del cervello in tre dimensioni e in realta' virtuale. Neurotouch e' il simulatore neurochirurgico piu' realistico e accurato oggi disponibile ed e' dedicato a riprodurre tutti gli interventi effettuati con il microscopio operatorio, come ad esempio l'asportazione di tumori cerebrali. La caratteristica innovativa di questo strumento e' la capacita' di restituire al chirurgo la stessa risposta tattile che si avrebbe in un vero intervento, come ad esempio resistenza che il tessuto cerebrale offre a un'incisione con micro-bisturi. Anche la seconda strumentazione, Immersive Touch, lavora in realta' virtuale e ha come obiettivo quello di consentire al medico di simulare l'intervento prima di effettuarlo davvero nella realta', grazie alla possibilita' di ricostruire in 3D il cervello di uno specifico paziente grazie alle immagini di Tac e risonanza magnetica. Il Surgical theater e' un simulatore per interventi neurochirurgici costituito da due strumenti, uno per la pianificazione degli interventi e l'altro per la navigazione all'interno di una ricostruzione virtuale dell'anatomia del paziente. Quest'ultimo strumento permette di identificare e valutare prima dell'intervento le particolarita' che l'anatomia di ogni persona presenta, definire la migliore procedura da seguire e prevedere con buona approssimazione come reagira' alle azioni del chirurgo.
Infine, Virtual proteins, e' l'apparecchiatura che attualmente garantisce il maggiore realismo e livello di dettaglio nella ricostruzione della struttura del corpo umano, anche se non consente, a differenza degli altri simulatori, di effettuare interventi in realta' virtuale.
L'istituzione del Besta NeuroSim Center rientra all'interno di diverse iniziative dell'Istituto per aumentare al massimo la sicurezza in sala operatoria. A questo scopo nel 2009 e' nato il progetto Inpatient Safety On Board (ISOB), guidato dall'astronauta Maurizio Cheli, che coinvolge operatori e i neurochirurghi dell'Istituto, piloti civili e militari e un gruppo di esperti nel settore della gestione aerea e sicurezza del volo. Per aumentare la sicurezza negli interventi chirurgici il progetto adatta e applica protocolli e pratiche aeronautiche al lavoro in sala operatoria. Per questa ragione, come avviene sulla pista di decollo, anche all'Istituto Neurologico Besta si utilizzano check list, cioe' elenchi che riportano le azioni da svolgere e i parametri da verificare per essere sicuri che l'aereo sia perfettamente funzionante o l'intervento chirurgico sia effettuato in sicurezza massima.
(Com/Gas/ Dire)