(DIRE) Roma, 5 nov. - Nell'ambito delle attivita' promosse dalla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia - considerata l'Ateneo Europeo per la formazione e la diffusione della Cultura del Coordinamento e della Cooperazione transfrontaliera - si è tenuto oggi il convegno sul tema: "I medici delle Forze di Polizia e delle Forze Armate: riflessioni sulla responsabilita' professionale", a cui è intervenuto il presidente Omceo Roma, Roberto Lala. L'evento vuole essere un momento di riflessione su un argomento quanto mai attuale, anche alla luce della nuova normativa sul rischio professionale (legge Balduzzi), ed affrontera' per la prima volta la materia in un contesto Interforze.
La responsabilita' professionale medica e' il tema sul quale attualmente, in ogni diverso ambito, si deve rapportare ciascun esercente la Professione Sanitaria e non solo. E' proprio con questo spirito che si e' cercato di organizzare un incontro tra le diverse professionalita' del settore, piu' specificamente in quello delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, per cercare di analizzare la responsabilita' nei diversi ambienti e settori in cui il medico esercita la sua opera. Verranno affrontati temi sulla responsabilita' professionale in settori in cui il medico deve affrontare situazioni anche molto differenti dal convenzionale "modus operandi", come nel caso delle emergenze o dei disastri in cui non puo' non tenersi conto delle peculiari condizioni di disagio che connotano l'opera del soccorritore in un teatro di evento disastroso, calamitoso o bellicoso.
E non vi e' dubbio che, seri problemi etici e legali si concretizzano per il medico quando si e' costretti a far riferimento alla finalita' principale del soccorso extra ospedaliero nei grandi eventi disastrosi, che e' quella di salvare il maggior numero di vite a differenza delle finalita' che improntano il soccorso nelle strutture ospedaliere di pronto soccorso. Cosi' come la responsabilita' professionale legata agli arruolamenti, in cui la procedura relativa alla visita medica con la quale si intende valutare la sussistenza dell'idoneita' al servizio incondizionato del candidato, riveste un ruolo fondamentale.
Anche la responsabilita' professionale sanitaria nelle strutture penitenziare riveste indubbiamente un carattere di rischio aggravato da una serie di motivi tra i quali la condizione di assenza di liberta' di cura propria del detenuto. È con questo spirito che si vuole affrontare questo tema, quanto mai attuale, ma in una luce che mette a confronto situazioni in cui, la normativa e l'operativita' proprie del corpo di appartenenza, attribuiscono alla Responsabilita' Professionale Sanitaria delle Forze di Polizia e delle Forze Armate quel quid in piu' rispetto alla Responsabilita' Professionale Sanitaria in campo convenzionale.
(Cds/ Dire)