Roma, 25 mar. - Articolo tratto da "Il Messaggero". La richiesta. Non sanno se quell'acqua dell'Arsial con livelli di arsenico fuorilegge e contaminata a livello batteriologico possa avere danneggiato la loro salute. Per questo gli abitanti dei quartieri di Roma Nord colpiti dall'emergenza ora chiedono alla Asl e alla Regione Lazio di poter effettuare gratuitamente le analisi del sangue. "Vogliamo avere la possibilità di fare tutti i controlli necessari per capire se stiamo bene", spiegano i comitati di quartiere che hanno lanciato la richiesta alle autorità sanitarie e alla Regione, che attraverso l'Arsial gestisce gli acquedotti incriminati. "Gli esami medici gratuiti possono tranquillizzare i cittadini", spiega Ersilia Marinelli, a capo dell'associazione di quartiere di Osteria Nuova, che include anche due zone al centro del divieto di consumo dell'acqua come Tragliatella e Santa Maria di Galeria. "I residenti sono allarmati: alcune bollette già riferivano della non-potabilità dell'acqua, ma nessuno sapeva che anche farsi una doccia avrebbe potuto essere pericoloso". La Asl su questo punto è stata chiara: la contaminazione batteriologica, presente nelle condutture regionali, "può causare infezioni". La pericolosità maggiore però arriva dall'arsenico che, se ingerito per un lungo periodo, può arrivare a causare diversi tipi di tumore.
La protesta. Ecco perché ora tutti vogliono i controlli medici. "Anche il decreto legge sulla Terra dei Fuochi prevede screening sanitari per le popolazioni colpite da contaminazioni di matrice ambientale", dice Sergio Cappucci segretario del Comitato di quartiere di Pian Saccoccia, altra zona colpita dall'emergenza. "Non pensiamo che quanto avvenuto a Roma Nord sia paragonabile con la vicenda campana, ma visto che negli acquedotti è stata riscontrata sia una presenza fuorilegge di arsenico sia una contaminazione batteriologica, le analisi devono essere gratuite per tutti i cittadini interessati". Chiede controlli del sangue a costo zero anche il Comitato Acqua potabile: "Sarebbe il minimo, dopo tutti i disagi subiti", dice il presidente dell'associazione che si batte contro l'emergenza arsenico nel Lazio, Raimondo Chiricozzi. "In altre zone della regione abbiamo chiesto un'indagine epidemiologica, sarebbe il caso di farla anche a Roma Nord". Si muove anche il Codacons. L'associazione dei consumatori- che la scorsa settimana ha presentato un esposto in Procura chiedendo di "verificare eventuali ritardi od omissioni da parte dell'amministrazione comunale nelle informazioni rese agli utenti"- ha sollecitato Comune e Asl perché dispongano "in favore dei residenti analisi gratuite per verificare la presenza nell`organismo di metalli tossici pericolosi per la salute".
I controlli. Le analisi del sangue gratis hanno già incontrato il via libera del presidente del XIV Municipio Valerio Barletta: "Ci attiveremo per capire in che modo l'Asl può rendere effettivo questo servizio. Se i cittadini si sentono tranquillizzati è un'opzione che va resa disponibile in tempi brevi". L'ultima parola però spetta ai vertici della Asl Roma E, Regione e Campidoglio. Allertati anche i medici di zona.
(Cds/ Dire)