Roma, 24 mar. - "Carenti di medici, infermieri e ausiliari" ma anche di "posti letti dove collocare i malati". Questa la condizione del pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, secondo le parole del direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea), Claudio Modini, dove questa mattina a sorpresa è arrivato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin per verificare di persona la situazione del reparto del grande ospedale romano.
La visita ha come obiettivo il confronto con i dirigenti sanitari e gli operatori dell'ospedale, i lavoratori che vivono in prima persona le difficoltà e le problematiche dei pronto soccorso italiani. Non è la prima visita a sorpresa del ministro della Salute negli ospedali romani e più in generale italiani. Lorenzin nei mesi scorsi ha visionato tra gli altri, i Dea del S. Camillo e del S.Andrea a Roma e il Cardarelli di Napoli.
"Nel dipartimento lavorano solo 130 medici e di questi ben 52 sono precari, in media da sei anni e alcuni addirittura da 17 anni- spiega Modini a margine della visita del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che stamattina ha effettuato un sopralluogo a sorpresa- questi lavoratori sono costretti a fare addirittura sei o sette notti al mese di guardia". "Il grande problema del dipartimento di emergenza dell'Umberto I, oltre a questo, è la difficoltà di trovare un posto letto adeguato dopo che il malato è stato stabilizzato. Una conseguenza dei tagli- aggiunge Modini- e un problema comune a noi e ad altri dipartimenti di emergenza".
"Un bel pronto soccorso, ma con un numero di accessi impressionante". È quanto ha detto il ministro Lorenzin parlando con il magnifico rettore dell'Università Sapienza di Roma, Luigi Frati. Numeri molto importanti per un pronto soccorso dove però "manca una rianimazione, e questo è il nostro cruccio", ha specificato al ministro il direttore del Dea, Claudio Modini.
(Cds/ Dire)