SANITÀ E CRONACA
La truffa dei mini-incidenti, 27 indagati. Due arrestati, coinvolti medici, avvocati e periti
Roma, 12 mar. - La truffa. Incidenti mai avvenuti, sostituzione di persona, perizie medico legali finte e falsa refertazione: documenti fasulli forniti ai complici da un'organizzazione di medici, avvocati, periti infortunistici e impiegati di agenzie di pratiche automobilistiche, per truffare le assicurazioni.
L'imbroglio è stato scoperto dai carabinieri della stazione di Grottaferrata e della compagnia di Frascati e dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale: un medico e l'impiegata di un'agenzia di pratiche automobilistiche del Tiburtino sono finiti ai domiciliari. Per un medico di base, un radiologo e un avvocato è scattata la misura della sospensione dal lavoro, altre 24 persone sono indagate.
L'indagine. L'inchiesta è partita nel 2011 dopo le denunce di alcune compagnie di assicurazioni, secondo i legali c'erano troppi elementi strani e molti dubbi su alcune pratiche. In alcuni casi i clienti rimborsati risultavano vittime di numerosi incidenti stradali avuti mentre erano assicurati con altre compagnie. Per questo avevano chiesto agli investigatori di riesaminare una serie di pratiche che stavano per essere chiuse. I carabinieri e gli agenti della municipale hanno riguardato referti e deposizioni, incrociato dati e verificato le testimonianze, scoprendo 27 falsi incidenti, l'organigramma dell'organizzazione e il meccanismo della truffa. Secondo gli inquirenti i complici per poche centinaia di euro si sarebbero procurati testimoni di incidenti stradali mai avvenuti, o accaduti a persone diverse dai loro finti feriti. Il medico avrebbe refertato lussazioni ed ematomi inesistenti e la pratica arrivava all'assicurazione. Venivano riscossi risarcimenti per incidenti mai avvenuti e, in alcuni casi, di incidenti realmente accaduti ma accompagnati dalla denuncia di lesioni false o dai falsi referti medici. Gli inquirenti spiegano che le richieste non superavano mai i 3000 euro, questo per evitare che la compagnia assicurativa facesse controlli accurati, e in genere pagare una cifra modesta è più conveniente che sostenere le spese di una causa.
I dubbi. Ma l'indagine non è ancora conclusa, il sospetto è che nel business delle truffe siano coinvolte altre persone. Gli investigatori non escludono la complicità di altri avvocati e medici di base e anche di agenti delle assicurazioni truffate, impiegati infedeli che hanno stipulato polizze ai falsi testimoni, pur sapendo che avevano già avuto troppi incidenti con assicurazioni diverse.
(Cds/ Dire)
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