(DIRE) Roma, 29 mag. - "E' assurdo che la Regione Lazio vada avanti da sola nel processo di riorganizzazione del servizio sanitario regionale, senza confrontarsi con chi vive quotidianamente quella realtà, la conosce da vicino e vorrebbe partecipare alla risoluzione dei problemi. E' una situazione pericolosa e preoccupante, il presidente Nicola Zingaretti ci convochi subito". Lo affermano, in una nota, i sindacati medici e della dirigenza sanitaria amministrativa Anpo, Cimo-Asmd, Cimo-Cosips e Fedir Sanità, denunciando di essere stati palesemente discriminati rispetto alla rappresentanza sindacale del comparto.
"Tale metodologia messa in atto dalla Regione Lazio è gravissima ed estremamente pericolosa nella delicata e complessa gestione della salute pubblica- dicono i sindacati- a partire dalla prevenzione fino all'organizzazione delle cure sul territorio e in ospedale, passando per la necessità di rendere sempre più trasparenti i rapporti pubblico-privato nella sanità del Lazio".
I rappresentanti della dirigenza sanitaria temono che "tagliandoci fuori dal confronto, Zingaretti voglia nascondere qualcosa ai cittadini. Chiediamo con forza che sia fatta subito chiarezza nelle relazioni sindacali, nel rispetto dei principi di democrazia. E alla Regione Lazio chiediamo di essere ascoltatißper offrire il nostro contributo di conoscenza e competenza nella necessaria riorganizzazione dell'assistenza sanitaria".
(Com/Mel/ Dire)