(DIRE) Roma, 16 mag. - "Oggi annunciamo una storica novità per il Lazio: abbiamo deciso che da oggi le spese per le terapie salvavita, oncologia e dialisi, saranno tenute fuori dai budget delle strutture, anche di quelle accreditate. Questo avrà una prima valenza pratica: dichiarare una guerra senza quartiere all'incubo delle liste d'attesa perché permetterà di ampliare l'offerta". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso dell'inaugurazione del nuovo centro di radioterapia del policlinico universitario Campus Bio-medico.
Mettendo fuori budget le terapie salvavita, anche per le strutture accreditate, secondo il governatore Nicola Zingaretti "finisce quell'orribile e incivile situazione per cui alle persone in pericolo di vita e con un fattore tempo determinante si diceva 'Non si può perché il budget è concluso'. E' un fatto storico, che siamo contenti di poter annunciare, perché i conti stanno tornando in ordine e perché abbiamo un'idea chiara della sanità con la salute prima di tutto".
Questo, ha proseguito il presidente della Regione, "aiuterà anche molto l'abbattimento delle liste d'attesa per questo tipo di cure e amplierà di molto la possibilità delle strutture di accogliere pazienti. Prosegue cosi' la guerra alle liste d'attesa, sicuramente per le cure salvavita. E' un fatto molto importante perché questa richiesta mi è stata fatta proprio qui al Campus Bio-medico un anno fa e ora poter tornare qui e dire 'Ce l'abbiamo fatta' è un bel segnale da parte nostra di voglia d'ascolto e per una struttura meravigliosa come il Campus Bio-medico il segnale di una Regione che ha capito che bisogna fare sul serio sulla sanità".
Quanto all'impatto che si avrà con questa misura sui bilanci della Regione, Zingaretti ha spiegato che "i conti stanno tornando in ordine. Se non ci saranno più tagli confermo che nel 2016 saremo fuori dall'incubo del commissariamento. Questo ci permette di affrontare con serenità queste nuove scelte. Sono convinto che i conti devono tornare in ordine, ma quando si tratta di patologie gravi non possono esserci vincoli perché altrimenti non sarà più possibile considerare l'Italia un Paese civile. Abbiamo aperto a questa opportunità perché il Lazio se lo può permettere ma anche per dare un segnale culturale.
Risparmieremo in sanità ma tagliando sprechi, truffe e facendo una battaglia di legalità e di meritocrazia. In otto mesi solo con l'opera della centrale unica degli acquisti abbiamo risparmiato, a parità di servizi offerti, oltre 80 milioni di euro. Si risparmia cosi', non tagliando posti letto o toccando la qualità dell'offerta".
(Enu/ Dire)