(DIRE) Roma, 29 lug. - 'Non basta il camice per fare un dentista'. E' partita la campagna antiabusivismo dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla figura dell'odontoiatra e i rischi dell'abusivismo e del prestanomismo in ambito sanitario. Si tratta una di una strategia di comunicazione fatta di immagini e slogan forniti da Andi nazionale e a cui ogni sezione provinciale può aggiungere il proprio logo, per diffondere su tutto il territorio italiano una corretta informazione sanitaria sia attraverso il web e i social network, sia attraverso l'affissione di queste locandine nei propri studi professionali. 'Affidati con sicurezza al tuo dentista di famiglia che ti conosce e ti consigliera' le terapie migliori', uno degli slogan scelti dall'associazione.
L'iniziativa è in perfetta linea con i contenuti all'interno del programma Andi Roma in quanto la campagna contro l'abusivismo e il prestanomismo odontoiatrico fa parte integrante del 'Progetto immagine' al quale la presidente Andi Roma e commissione Albo Odontoiatri Cao Roma, Sabrina Santaniello, ha delegato il vicepresidente Gilberto Triestino.
"L'esercizio abusivo nella sanità in ambito odontoiatrico- spiega Triestino, responsabile Andi Roma della campagna- esiste perché i cittadini non sono informati sulle conseguenze che una cura dentale non eseguita da un vero professionista puo' trasformarsi in un danno per la propria salute non facilmente recuperabile e a volte irreversibile. Un dente curato male, infatti, è un dente distrutto e il 'Progetto immagine' di Andi Roma è nato con lo scopo di trasferire ai nostri pazienti, già fidelizzati e potenziali, la qualità e la competenza che l'odontoiatria è in grado oggi di offrire attraverso odontoiatri seri e preparati al servizio della salute dei loro pazienti".
Soddisfatta la presidente Andi Roma, Sabrina Santaniello: "Si tratta di un'iniziativa concreta per far comprendere ai cittadini la portata di questo 'fenomeno' in perfetta sintonia con quanto siglato dagli ordini dei medici di Roma e delle altre province del Lazio attraverso il Protocollo d'intesa contro l'abusivismo e il prestanomismo sanitario siglato con la Regione Lazio il 19 dicembre 2013 e che a breve entrerà in vigore. Quello che vorremmo è educare la popolazione ad una corretta informazione sanitaria per fare una scelta consapevole nel momento in cui si affida la propria salute a un professionista. Ricordiamo che il fenomeno dell'abusivismo e del prestanomismo sanitario costituisce un reato sancito dal codice penale, ma soprattutto rappresenta un pericolo per la salute pubblica e da sottolineare che i danni che ne conseguono si riversano anche sul sistema sanitario nazionale e sull'erario".
(Com/Wel/ Dire)