Roma, 20 giu. - Articolo tratto da "La Repubblica". Quel farmaco contro l'influenza A sarebbe stato pagato troppo: è questa l'ipotesi investigativa dei Nas di Firenze in un'inchiesta contro la casa farmaceutica Novartis, nell'ambito della quale sono in corso perquisizioni a Siena e a Origgio (Varese). L'amministratore delegato della divisione vaccini della Novartis è accusato di truffa aggravata al ministero della Salute. Gli investigatori ipotizzano un danno all'erario addirittura di 2,7 milioni di euro.
La truffa sarebbe legata al risarcimento che nel 2012 lo Stato versò a Novartis per la sospensione della fornitura del vaccino contro l'influenza A(H1N1) del 2009. Il ministero aveva chiesto lo stop nel 2010 in seguito al "cessato allarme" pandemia.
L'accusa ipotizzerebbe che il risarcimento venne calcolato sulla base del prezzo fittiziamente gonfiato da Novartis di un componente essenziale del vaccino, l'adiuvante MF59. Il costo sarebbe stato incrementato grazie a una serie di sovrafatturazioni fra le società dal gruppo.
Le accuse riguardano, per illecito amministrativo, anche la società Novartis Vaccines Diagnostics, per non aver adottato quei modelli organizzativi che avrebbero dovuto prevenire il reato di truffa contestato al suo amministratore delegato. Le perquisizioni sono state disposte dal pm di Siena Aldo Natalini. L'indagine è collegata ad un secondo fascicolo, sempre senese, in cui vengono ipotizzati reati fiscali.
Immediate le proteste dei consumatori. Il Codacons chiede al ministero della Salute e all'Aifa di valutare la sospensione immediata della fornitura di farmaci prodotti dalla Novartis e a carico del SSN: "Se saranno accertati i fatti ipotizzati dalla magistratura, ci troveremmo di fronte ad un nuovo episodio, dopo quello del farmaco per la vista Avastin, in cui Novartis danneggia la collettività, attraverso un illecito incremento dei costi a carico del SSN- afferma il presidente dell'associazione dei consumatori Carlo Rienzi-. Sarà pertanto inevitabile, in caso di conferma della truffa, una azione legale da parte del Codacons nei confronti dell'azienda, anche attraverso la costituzione di massa degli utenti della sanità pubblica, volta ad ottenere il risarcimento dei maggiori costi inflitti alla sanità italiana".
(Cds/ Dire)