Roma, 29 gen. - L'ospedale di Palombara Sabina non chiuderà più di notte nei giorni festivi e nel fine settimana, così come la direzione generale di Tivoli aveva predisposto. Il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1 febbraio, ma proprio ieri è arrivata la comunicazione del direttore generale della Asl RmG, Nazareno Brizioli, che annuncia il dietrofront e dispone anzi una copertura in aggiuntiva con la presenza dei medici proprio nel fine settimana per garantire la copertura dei turni. Una aggiuntiva che avrebbe dei costi giornalieri particolarmente onerosi. La disposizione è stata presa a poche ore dall'ordinanza del sindaco di Palombara Sabina, Paolo Della Rocca, che imponeva alla Asl di ripristinare immediatamente il servizio.
E se il Comune e i cittadini esultano per il rischio scongiurato, a Monterotondo sale la rabbia all'ospedale Santissimo Gonfalone. "Si dispone il servizio in aggiuntiva a Palombara- tuonano dal nosocomio aretino- e non si prendono provvedimenti per il nostro ospedale, dove la situazione del pronto soccorso è al collasso. I medici in aggiuntiva servono anche qui, che siamo a corto di personale e riceviamo anche gli utenti di Palombara".
Dallo scorso settembre la direzione generale, costringe i medici a lavorare per il 50% delle ore a Tivoli e per il restante 50% a Monterotondo, dove al pronto soccorso i medici sono complessivamente solo quattro. Inevitabilmente ci sono difficoltà a coprire i turni, peraltro ciascuno di 12 ore, e spesso è stato necessario l'intervento dei carabinieri. A Palombara la situazione non migliora.
"Siamo parzialmente soddisfatti di aver scongiurato il rischio chiusura di notte e nei fine settimana- spiega il sindaco di Palombara Sabina, Paolo Della Rocca- ma restiamo ancora il attesa dell'attuazione del progetto della Casa della Salute dal 2006. E sono più di 5 anni che attendiamo l'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale costato 8 milioni di euro e mai aperto. Nel tempo abbiamo invitato i vari presidenti della Regione Lazio: Piero Marrazzo, Renata Polverini e ora aspettiamo Nicola Zingaretti".
(Cds/ Dire)