Roma, 28 gen. - "La situazione del pronto soccorso è ancora in una criticità assoluta. I provvedimenti attuati dall'azienda ancora non stanno dando i frutti sperati, anche perché i provvedimenti provvisori-urgenti in attuazione alle disposizioni regionali emanate dalla cabina di regia della regione Lazio sono stati modificati più volte in corso d'opera (l'ultima integrazione è del 22/01) e in data di oggi solo in parte messi a regime". Lo scrive in una nota l'O.S. Nursind del San Camillo.
"Anche ieri alle 16.00 al pronto soccorso del nosocomio- prosegue- erano presenti 90 pazienti di cui 30 in attesa di ricovero. Auspichiamo che sia dato inizio al più presto ai lavori della Boarding Area (come da delibera aziendale) per decongestionare il pronto soccorso e che, soprattutto, siano trovate da parte dell'Azienda quelle risorse, soprattutto umane concretando provvedimenti che vanno a salvaguardare e non a 'spremere' il personale turnante del comparto. Questo si chiede per far decollare un progetto, ora sulla carta, in un progetto efficace e duraturo nel tempo. Tanto è dovuto alla cittadinanza pertinente al San Camillo".
"A seguito delle nostre denunce inoltre l'O.S. NURSIND ringrazia l'onorevole Micaela Campana per l'interrogazione parlamentare fatta al ministro della Salute e al ministro dell'Interno su "àse e come si intenda intervenire al fine di garantire al personale medico e paramedico di poter svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza" riferito alle varie aggressioni accadute al San Camillo, riportando fedelmente le segnalazioni da noi denunciate nei comunicati stampa e inoltre i nostri rappresentanti regionali che si sono mossi per cercare di dirimere un problema allo stato dell'arte difficilmente risolvibile se non con una rivoluzione copernicana da parte delle istituzioni. Attendiamo- conclude la nota- in merito risposte dal Governo e dalla Regione".
(Cds/ Dire)