Roma, 23 gen. - Sul Patto della salute "è finita la fase consultiva del lavoro delle 10 commissioni messe in campo dalla Stato-Regioni e abbiamo una tabella di marcia in modo da chiudere entro febbraio". Lo ha assicurato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un'audizione in commissione Affari sociali della Camera su questo tema.
Il ministro ha ricordato che per la sanità si avrà "un budget certo da qui al 2017, con 109 mld di euro per il 2014, 113 mld per il 2015, 117 per il 2016 e 122 per il 2017. Su alcuni elementi le Regioni, a titolo V 'invariato', andrebbero però vincolate e si dovrà introdurre un nuovo modello per piani di rientro e commissariamenti, in modo che si possa intervenire direttamente nelle aziende non quando la crisi è già conclamata, ma prima. Prima c'era una maggiore incisione da parte del ministero dell'Economia", mentre si prevede per il futuro "una ricentralizzazione del controllo al ministero della Salute a tutti i livelli, con un'azione più raffinata rispetto al precedente sistema 'rozzo' dei commissariamenti".
Il ministro ha poi di nuovo citato il problema "della governance, sia per quanto riguarda i direttori generali, ma anche i direttori sanitari delle Asl. Occorre dare obiettivi e remunerare quando vengono raggiunti". Per quanto riguarda la riconversione e la chiusura dei piccoli ospedali, "il decreto Balduzzi è rimasto fermo in Stato-Regioni per esigenze strutturali di alcune realtà, ma è un problema in via di risoluzione, perchè senza ridistribuzione dei posti letto ospedalieri non si può fare il Patto per la salute".
Lorenzin ha infine annunciato a breve "l'avvio del nuovo portale con gli esiti delle strutture sanitarie italiane, un sistema molto efficace" e ha auspicato che il Parlamento "gestisca in modo veloce il Ddl sulla riorganizzazione delle professioni sanitarie, che conterrà anche norme sulla veterinaria, sulle specializzazioni, sulla ricerca. E molte di queste sono attese da tempo".
(Cds/ Dire)