Roma, 8 gen. - "I canali istituzionali continuano a profondere novità sempre diverse su quella che potrebbe essere la sorte dell'ospedale universitario più grande della nostra penisola: il policlinico Umberto I. Tanti annunci, forse troppi, tra loro confusi e contrastanti". Lo dice il segretario regionale della Fiasl Confsal, Francesco D'Angelo.
"In primis si mette in preventivo l'elargizione da parte della Regione per 9 milioni e 400 mila di euro da impegnare nella ristrutturazione del nosocomio- prosegue- affermando che 'il nucleo di valutazione della Regione Lazio ha dato parere favorevole al progetto preliminare di ristrutturazione e riorganizzazione dello storico ospedale universitario, presentato dal direttore generale, Domenico Alessio'. E ancora la direzione aziendale mette in piedi un progetto che prima costa 370 milioni di euro e solo nelle ultime settimane sottoscrive altri due provvedimenti, firmati il 18 dicembre, dove l'impegno di spesa passa a 224 milioni".
"Non ultimo il presidente del Lazio Nicola Zingaretti- aggiunge D'Angelo- si lascia scappare che allo Sdo nascerà il nuovo policlinico frutto del protocollo d'intesa sottoscritto da lui medesimo, dal rettore dell'Università La Sapienza, Luigi Frati e dall'amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti. A questo punto è doveroso e quanto mai scontato per la nostra organizzazione chiedere di fare chiarezza sulla sorte dell'Umberto I".
"Non ci permettiamo di dire categoricamente che una strada esclude l'altra: non sia mai detto ma nessuna delle novità proposte è stata approfondita a dovere per essere considerata realizzabile. Inoltre c'è da aggiungere che il Lazio non sta navigando nell'oro al punto di permettersi di battere più strade e impegnare ingenti risorse. L'unica certezza a oggi è l'aumento della pressione fiscale con l'aliquota Irpef che passa dall'1,73 al 2,33 per cento fino al 3,33 per cento nel 2015. Quanto alla rinegoziazione del piano di rientro dal deficit sembra sia ancora una chimera. È di ieri infatti la notizia che il tavolo tecnico commissariale ha bocciato il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio. Dinanzi a tale disfatta ci chiediamo quale potrà essere la risposta del governo alla ristrutturazione dell'Umberto I".
"L'amministrazione Zingaretti- sottolinea ancora D'Angelo- si appresta a entrare nel primo anno di governo e diciamo con una punta di delusione, al primo anno di promesse. Ora le promesse devono concretizzarsi in fatti. Dal governo delle liste d'attesa per diagnostica e specialistica, altrettanto per l'interventistica chirurgica nonché per le terapie oncologiche. Analogamente ci attendiamo il piano di riordino per la sanità territoriale e la realizzazione del programma sulle case della salute. Non stiamo chiedendo troppo- conclude- tutt'altro. Stiamo solo ripetendo le dichiarazioni del presidente Zingaretti sul da farsi. Altrettanto però queste dichiarazioni non le vorremo bollare con la solita approssimazione del 'vale quanto pesa' di indubbia memoria. Aspettiamo un cambio di passo del quale ancora non v'è il minimo accenno".
(Cds/ Dire)