(DIRE) Roma, 25 feb. - "Ormai siamo alla presa in giro sulla nomina dei nuovi dg. Passi per il fatto che Zingaretti aveva promesso una selezione trasparente e ci siamo ritrovati in una palude, ma ora la propaganda sta toccando vertici inarrivabili". Lo afferma, in una nota, Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio e membro della commissione Salute.
"Isabella Mastrobuono (Asl Frosinone) va a raccontare agli operatori dell'informazione che il suo incarico è regolare perché la Fondazione Tor Vergata è un organismo di natura pubblica, quando noi contestiamo il suo ruolo di subcommissario per il risanamento economico della sanità molisana che per legge la esclude dalla possibilità di fare il dg- spiega Porrello- Dopo le obiezioni espresse in commissione, D'Amato aveva detto che avrebbe richiesto informazioni al dipartimento Funzione pubblica. L'ha fatto? A noi non è arrivata nessuna comunicazione da parte sua".
"Per Luigi Macchitella- prosegue- il discorso è ancora più complesso. Era commissario della Asl di Viterbo, poi hanno cercato di 'regolarizzare' la sua posizione facendolo diventare dg, salvo rendersi conto in commissione che era un nome indifendibile e che non sarebbe mai stato possibile nominarlo senza gettare l'ennesima ombra di irregolarità sulle modalità adottate da Zingaretti, lontane nella realtà dalle condizioni di meritocrazia e trasparenza sbandierate urbi et orbi dal presidente".
Secondo Porrello "il messaggio che arriva ai cittadini in questo modo è che se uno è innominabile come dg, c'è sempre la possibilità di farlo commissario e mantenere così a salvo i rapporti di potere che soggiacciono, purtroppo, in questa regione alle nomine nella sanità pubblica".
(Com/Mel/ Dire)