Roma, 14 feb. - L'emergenza. Carenza di personale medico, pazienti sistemati sulle barelle lungo il corridoio, alcuni anche da più giorni, e addirittura una salma presente in un locale adibito alle visite. Oltre a ciò, la mancata attivazione di alcuni servizi sanitari. È il quadro venuto fuori dopo un blitz dei carabinieri del Nas di Latina al Pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone, da cui emergono le condizioni di una struttura sanitaria inaugurata solo pochi anni fa e i disagi per gli utenti. I controlli dei militari del nucleo antisofisticazione e sanità, scattati ieri mattina, sono stati disposti dall'autorità giudiziaria di Frosinone per verificare eventuali responsabilità su disservizi del Pronto soccorso. E, stando agli accertamenti, diverse sono le criticità riscontrate.
"Da tempo ho denunciato tutte le disfunzioni, che derivano solo dalla mancanza di personale, cioè dal limitato numero di medici e figure professionali in servizio". Poche parole quelle del direttore sanitario dell'Asl di Frosinone, Mauro Vicano, dopo il responso della 'visita' del Nas. Fatto sta che tutto ciò si traduce in disagi per gli utenti, che più volte hanno sollevato proteste e lamentele, invocando il potenziamento e il miglioramento dei servizi della sanità pubblica. Ma qual è stato il risultato dell'ispezione degli uomini dell'Arma del nucleo di Latina al Pronto soccorso? Questa la diagnosi stilata: mancata attivazione del reparto di medicina d'urgenza (obbligatoriamente previsto nelle strutture ospedaliere classificate Dea di I° livello), mancata individuazione di un locale per gli esami di endoscopia d'urgenza, nonché il totale inutilizzo di quello destinato a contenere i pazienti deceduti al Pronto soccorso, in quanto, hanno rilevato i carabinieri, di dimensioni tali da non consentire neanche il contenimento di una barella. Questa la ricostruzione del Nas.
Durante i controlli, inoltre, oltre a riscontrare la carenza di personale medico di servizio al Pronto soccorso (anestesisti, cardiologi e radiologi), i militari hanno trovato nel corridoio 'molti' pazienti, alcuni che erano lì anche da giorni, sistemati sulle barelle in attesa di essere trasferiti al reparto. Non solo: hanno trovato anche una salma in un locale adibito alle visite. Ora gli uomini del Nas stanno continuando gli accertamenti per verificare il rispetto delle procedure di ricovero e l'assistenza ai pazienti adagiati sulle barelle. In serata, l'Asl ha diffuso una nota: "Dopo l'accesso e le verifiche sulla logistica e le modalità operative, i militari sono stati ricevuti dal direttore generale Isabella Mastrobuono, che è stata informata sull'attività svolta in mattinata. Il direttore generale ha fatto presente agli uomini del Nas di ritenere utili e opportuni ulteriori incontri per approfondire costantemente le modalità che possono aiutare ad affrontare l'emergenza-urgenza nel modo più incisivo e idoneo".
(Cds/ Dire)