Roma, 6 feb. - Il Pronto soccorso del San Camillo è al collasso. Questa mattina 87 pazienti affollavano le sale e i corridoi e cinque ambulanze non potevano entrare in servizio perchè sprovviste di barelle. Una situazione critica non solo per il personale sanitario che si trova a dover operare in spazi strettissimi, ma una totale mancanza di privacy per i pazienti anche i più gravi. Nelle sale dei codici rosso (pazienti più gravi, spesso incoscienti) erano stipate circa 30 persone su una capacità regolare di 12 (nella foto). Una situazione che si tramuta in letti in mezzo alla stanza senza la possibilità di essere appoggiati alle pareti attrezzate. Ma non va meglio neppure nelle altre sale, dove si contano fino a 12 barelle incastrate in pochi metri quadri. I codici verdi vengono fatti attendere in un corridoio esterno all'area di pronto soccorso, dove sono assistiti da un infermiere a turno che esce fuori.
La situazione è questa e l'ingorgo si crea anche perchè vi sono 29 pazienti in attesa di essere ricoverati nei vari reparti dove però spesso mancano i posti. Insomma, si arriva al San Camillo su autoambulanze dalle ruote lisce e poi non si sa come va a finire. Al quarto piano di uno dei padiglioni stanno predisponendo i lucchetti da mettere alle porte del "Centro Formazione" perchè di notte vi entrano i barboni per dormire lungo i corridoi.
Per far fronte a questi problemi i sindacati di medici e infermieri hanno indetto per venerdì 7 febbraio un sit in di fronte al nosocomio romano per garantire a cittadini e operatori il diritto alla salute.
(Wel/ Dire)