Roma, 5 feb. - L'importanza della prevenzione. Riparte nei Castelli Romani lo screening gratuito per individuare il tumore del colon retto che già tanti risultati positivi ha portato. L'indagine è rivolta soprattutto alle persone che abbiano superato i cinquant'anni e che sono maggiormente esposte al rischio. In pratica i pazienti vengono invitati a sottoporsi all'analisi della ricerca del sangue nelle feci. Se si verifica questa eventualità le persone vengono richiamate e sottoposte ad una colon-scopia. Lo scopo è quello di individuare il cancro che viene operato con la laparoscopia, meno invasiva.
"I vantaggi di questa tecnica- afferma il dottor Alessandro Cefaro, primario del reparto di Chirurgia generale dell'ospedale di Albano in cui vengono effettuate le operazioni- sono noti da tempo. Il metodo è stato standardizzato, risulta meno doloroso e riduce i tempi di convalescenza".
Dopo l'operazione i malati di cancro vengono curati presso il polo oncologico di Ariccia o l'unità operativa di radioterapia di Grottaferrata. Recentemente è stato organizzato un convegno su "Chirurgia mini-invasiva ed innovazione tecnologica" in cui sono stati resi noti i risultati riportati nella diagnosi e cura del tumore al colon nei Castelli Romani. "Abbiamo riscontrato- riprende il dottor Cefaro- nei pazienti operati con questa tecnica, una migliore risposta all'accettazione del proseguo di un percorso terapeutico integrativo post-operatorio chemio radioterapico. Ringrazio il commissario Claudio Mucciaccio che ci ha sostenuti in questa impresa". Alla cura ed alla riabilitazione fisica e psichica dei malati concorrono insieme ai medici anche una equipe specializzata di infermieri e tecnici che non fanno mancare la loro assistenza anche ai familiari.
(Cds/ Dire)