(DIRE) Roma, 4 feb. - "La vera causa del sovraffollamento dei Pronto soccorso, soprattutto in un'area metropolitana, è rappresentata dalle attese per il ricovero di pazienti anziani, con patologie multiple, fenomeno a sua volta causato dalla discrepanza tra numero di accessi al Pronto soccorso e disponibilità di posti letto ospedalieri per il ricovero. La possibile soluzione al sovraffollamento è quella di mettere tutti gli ospedali in rete". Lo afferma il presidente della Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza (Simeu) del Lazio, Francesco Rocco Pugliese.
Secondo Pugliese "c'è una discrepanza tra la popolazione residente nel bacino di utenza dell'ospedale e la disponibilità di letti di post acuzie, lungodegenze, hospice, riabilitazione, Rsa e percorsi territoriali dedicati. Il problema e' quindi endemico e strutturale, non occasionale come si dice nei casi di epidemia influenzale. Non esiste, infatti, nessuna emergenza in merito".
"Per poter affrontare in maniera razionale la problematica in questione ogni struttura ospedaliera dovrebbe utilizzare un approccio di sistema- sottolinea quindi Pugliese- L'affollamento del pronto soccorso infatti non è solo un problema del pronto soccorso, ma di tutto l'ospedale. Inoltre tutti gli ospedali dovrebbero essere in rete con dati di attività accessibili ad una cabina di regia regionale; si dovrebbe, in questo modo, poter razionalizzare adeguatamente le risorse in base alle reali necessità di bisogni di salute dei cittadini. Reputo che la Regione Lazio abbia iniziato il percorso giusto basato su dati di attività ufficiali, ma il lavoro non sarà né semplice né facile e molti saranno coloro che proveranno ad interromperlo".
(Com/Mel/ Dire)