(DIRE) Roma, 19 dic. - Al policlinico Gemelli, nel triennio 2011-2013, sono aumentati del 12,2% gli interventi chirurgici (da 28.974 nel 2011 a 32.510 nel 2013), dell'8,3% la complessita' media dei casi di ricovero trattati, del 4,9% le prestazioni specialistiche ambulatoriali mentre la degenza media e' diminuita dell'8,6%. Sono i numeri piu' significativi del primo 'Bilancio di missione' del policlinico Gemelli, resoconto dell'attivita' della struttura dal punto di vista non economico, ma di assistenza, ricerca e formazione, con uno sguardo alle azioni future. Il documento e' stato illustrato dal direttore dal direttore amministrativo della Cattolica, Marco Elefanti, da monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'ateneo, e dal preside della facolta' di Medicina e Chirurgia, Rocco Bellantone.
Leggendo il 'Bilancio di missione' si evince che "nel 2013 si contano 1.596 posti letto (e ci sono circa 300 unita' di personale in meno rispetto al 2011. Massiccia la riduzione della perdita registrata, che se nel 2011 sfiorava i 100 milioni di euro, si assesta sugli 8 milioni appena due anni dopo". E l'esercizio 2014, ha detto Elefanti, "sara' chiuso in sostanziale pareggio".
Tornando ai dati, nel 2013 ha registrato un aumento dei codici giallo e rosso, in linea con le competenze di un Dea di II livello. Per quanto riguarda l'elisoccorso, nel 2013 ci sono stati nel Lazio 1.852 interventi, di cui 792 nella provincia di Roma. Gli interventi del Gemelli sono stati 498, circa il 63% del totale degli interventi nella provincia di Roma e il 27% nel Lazio. Forte l'impegno della facolta' di Medicina e Chirurgia sul fronte della ricerca e formazione dei giovani medici. Sono circa 1.115 gli studenti iscritti alle scuole di specializzazione nel solo 2013; gli articoli scientifici pubblicati sulle riviste con piu'' elevato 'impact factor' sono piu'' di 1.100 ogni anni; 31 progetti di ricerca vinti nel triennio 2011-2013 in campo internazionale.
Tra le azioni realizzate o in corso di realizzazione e' prevista la riprogettazione logistica del Pronto soccorso per la minimizzazione dei tempi di attesa, l'introduzione della chirurgia robotica attraverso l'allestimento di sale operatorie dedicate, la progettazione della 'brest unit' e della 'sala ibrida' per un approccio integrato nel trattamento dei tumori della mammella e di interventi cardiovascolari.
"E' evidente da questo documento che in questi anni siamo scesi dalla torre d'avorio, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ottenuto importanti risultati- ha detto Bellantone- Stiamo facendo quello che il nostro padre fondatore ci ha aveva detto di fare: curare la persona malata e non la sua malattia. La missione e' pienamente riuscita".
(Mel/ Dire)