(DIRE) Roma, 16 dic. - "La crisi del Fatebenefratelli Isola Tiberina non volge al termine. Dal 17 settembre, data in cui e' stato depositato presso il Tribunale fallimentare di Roma il piano di rientro, si sono susseguite azioni a dimostrazione della non volonta' della proprieta' di trattare con Cisl, Cigl e Ugl, quindi con la maggior parte dei lavoratori, per salvare l'ospedale. L'ultima e' il licenziamento di un lavoratore per motivi disciplinari". Lo affermano, in una nota congiunta, i segretari di Cgil Fp, Natale Di Cola, e Cisl Fp, Roberto Chierchia.
"Come se non bastasse l'amministrazione ha deciso di dare il 'buone feste' alle lavoratrici e ai lavoratori decurtando del 30% le tredicesime a fronte della ripetuta e sbandierata volonta' della proprieta' di non toccare gli stipendi, almeno per il 2014, volonta' che, come dimostrano queste ultime scelte, e' stata smentita dai fatti- continuano Di Cola e Chierchia- Speriamo che questa ulteriore denuncia alle istituzioni sullo stato in cui si trova il Fatebenefratelli e la cui crisi sta colpendo pesantemente i lavoratori, non cada nel vuoto e finalmente possa partire un confronto costruttivo per rilanciare l'ospedale. Se non avremo immediate risposte mercoledi' nell'assemblea dei lavoratori decideremo le ulteriori iniziative di mobilitazione".
(Com/Mel/ Dire)