(DIRE) Roma, 11 dic. - Dotare la Regione Lazio, entro il 2015, di un Registro tumori e di un Registro tumori infantili. E' questo l'obiettivo dei gruppi consiliari e, in particolare, del Movimento 5 stelle, promotore dell'iniziativa, che ha organizzato stamani, in Consiglio regionale, un convegno dedicato all'epidemiologia oncologica sulla base della proposta di legge per l'istituzione del Registro tumori nel Lazio.
La proposta e' in discussione in commissione Politiche sociali e salute. "E' una legge che non ha colori politici ed e' condivisa da tutti- ha detto il consigliere del M5S, Davide Barillari- Lavorare sulla prevenzione dei tumori e' fondamentale e molto si puo' fare". La proposta di legge e' composta di 15 articoli e a breve verranno discussi gli emendamenti. Lo scopo del Registro tumori e' quello di descrivere la frequenza e gli andamenti temporali delle malattie oncologiche, stimare la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro in funzione di caratteristiche individuali e ambientali, descrivere la distribuzione geografica dei casi e il loro addensamento in cluster spaziali. Il Registro, quindi, prevede la raccolta, l'elaborazione e la registrazione dei dati, servira' da supporto ai Piani regionali e a realizzare campagne di diagnosi precoce. Il Registro sara' composto a sua volta di 12 Registri (quattro provinciali e otto subprovinciali) e uno infantile.
La. direttrice della direzione regionale Salute, Flori Degrassi, ha spiegato che "la Regione vuole avere dati aggiornati e mettere in moto azioni per tutelare la popolazione attraverso modalita' organizzative. L'obiettivo finale e' la prospettiva del fascicolo sanitario elettronico". Il direttore dell'Osservatorio nazionale sulla condizione assistenziale dei malati oncologici, Sergio Paderni, ha invece messo in evidenza la mancanza di dati sulla spesa oncologica. "La spesa oncologica esiste, ma nessuno sa a quanto ammonta- ha detto Paderni- Ad esempio per la prevenzione si spende meno del necessario e male, ci sono troppe iniziative frazionate. Per gli accertamenti diagnostici, invece, si spende piu' del dovuto mentre il recupero psico-fisico e lavorativo e' fortemente insufficiente".
(Mel/ Dire)