Roma, 16 apr. - Articolo tratto da "Il Messaggero". Il diavolo si nasconde nei dettagli. Così anche nel piano sanitario regionale, i sindacati si concentrano su singole parole da cui dipende il futuro della sanità viterbese. La proposta di Programmi operativi 2013-2015 che ieri il commissario Nicola Zingaretti ha consegnato al ministero per il via libera, prevede 780 letti in meno, da tagliare "soprattutto nell'area romana". Un avverbio che allarma Cgil, Cisl e Uil. "Non possono toglierci altri posti", avvertono le categorie. E poi c'è il timore che le Case della salute, previste a Ronciglione, Montefiascone e Acquapendente siano scatole vuote: "Chi ci lavorerà?", si chiedono.
"Siamo- commenta Mario Malerba, Cisl- alla politica degli annunci. Per diminuire i costi dell'ospedalizzazione, occorre aumentare i servizi territoriali. Quindi sì alle Case della salute, ma senza personale restano uno slogan". Ironizza anche sulla ridefinizione delle linee guida degli atti aziendali: "La Asl di Viterbo è l'unica ad averli presentati ma qui si procede a colpi di rinvii". Infine, tira le orecchie al commissario sull'elisuperficie di Acquapendente: "Non è vero- puntualizza- che manca la certificazione Enac: è che servono 60mila euro per interrare i fili dell'alta tensione e non si trovano".
Sull'accorpamento della centrale operativa del 118, Antonella Ambrosini (Cgil) fa la Cassandra: "I miei timori si concretizzano. La richiesta inviata dalla Asl all'Ares di lasciare San Simeone per la sicurezza dello stabile - ipotizza - potrebbe favorire Rieti a dispetto di Viterbo, con la scusa che lì la sede è agibile". Eppoi, c'è il personale che manca: "A Belcolle il nuovo reparto di trattamento neuro vascolare, il potenziamento del blocco materno-infantile-pediatrico e dell'emodinamica sono- sostiene- tutti bei progetti. Ma se già ora non abbiamo infermieri e medici, chi li garantirà?".
Stesso ragionamento di Angelo Sambuci (Uil). "Le liste di attesa troppo lunghe e i tempi biblici al pronto soccorso - dice - si abbattono assumendo. Così come i servizi proposti da Zingaretti sono necessari, ma senza personale restano annunci". E sui posti letto è categorico: "Non si azzardino a tagliare. Anzi, essendo noi sotto gli standard, ce ne restituiscano", rivendica.
(Cds/ Dire)