(DIRE) Roma, 10 apr. - "Se il caso è esploso è evidente che ci sono problemi. Ho convocato per lunedì mattina il responsabile dell'azienda San Filippo Neri, la struttura commissariale, le associazioni dei malati, affinché ci sia una riunione per affrontare nel merito come l'applicazione di indicazioni di programmazione sanitaria non strida col diritto sovrano per garantire a tutti la pienezza dell'assistenza sanitaria". Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, rispondendo in aula a un'interrogazione del capogruppo de La Destra, Francesco Storace, sulla cancellazione dal progetto Antares dell'Uos dipartimento di reumatologia dell'azienda ospedaliera San Filippo Neri.
"Nel 2009 la Regione emanò il decreto con un percorso diagnostico-terapeutico per l'artrite reumatoide, indicando i centri regionali, e nel 2010 la Regione si dotò dell'osp, un sistema di piani terapeutici on line- ha spiegato-. Oggi possiamo monitorare la tipologia di pazienti, la patologia, l'appropriatezza descrittiva, prescrittiva e anche l'aderenza al trattamento. Allo stato attuale, in questo sistema sono registrati 2.643 pazienti trattati con farmaci biologici, di cui 2.597 di artrite reumatoide e 46 con artrite remautoide giovanile. Al San Filippo Neri a dicembre sono registrati 73 casi, di cui 1 con artrite reumatoide giovanile. Il decreto del commissario, che aveva l'obbligo di preoccuparsi della fase di transizione, è figlio di questa fase di programmazione ed è evidente che i vari casi appostati al San Filippo Neri non possono essere trattati come numeri ma come persone".
E ancora: "Se il caso è esploso, è evidente che ci sono problemi ed è stata mia cura, per tornare sull'attuazione delle decisioni e cercare la massima condivisione- ha concluso Zingaretti-. Sarà mia cura, a seguito della riunione, informare lei e i consiglieri dell'esito e del percorso di attenzione che dobbiamo porre verso questi malati".
(Mtr/ Dire)