Roma, 8 apr. - "La chiusura di Medicina nucleare del Sant'Eugenio è inaccettabile; crea problemi a tutti gli altri reparti dell'ospedale, quali Ematologia, Oncologia, Chirurgia. Il Direttore Generale deve trovare una soluzione per evitare la chiusura di un reparto tanto importante. I tecnici e medici che lavorano ormai da 25 anni nel reparto stesso non potrebbero trovare collocazione in altri reparti. In più, gli esami prodotti a medicina nucleare, sono fondamentali. Nel Lazio esiste già un problema di attese e chiudere questo reparto significa moltiplicare i tempi di attesa anche per quei pazienti affetti da malattie mortali". Lo dichiara Luciano Ciocchetti, esponente di Forza Italia al termine del sopralluogo nel reparto di Medicina nucleare dell'ospedale Sant'Eugenio, chiuso da venerdì scorso. "Si può trovare una soluzione tampone: la Regione Lazio potrebbe stanziare con urgenza una somma di 80-150 mila euro per risolvere i problemi e riaprire il reparto o facendo una moratoria sull'applicazione della normativa dando sei mesi di tempo per fare i lavori onde evitare che anche altri ospedali, come il San Camillo, si trovino in questa situazione. La cosa strana e che l'Asl se ne sia accorta solo ora" conclude Ciocchetti.
(Wel/ Dire)