(DIRE) Roma, 4 apr. - "A distanza di qualche mese dalla chiusura del dipartimento di Reumatologia del San Filippo Neri, mi giungono segnalazioni da parte dei pazienti in cura nella struttura, soprattutto per patologie come l'artrite reumautoide, che hanno difficoltà nel trovare in altri ospedali le cure adeguate alle loro necessità". Così Riccardo Agostini, consigliere regionale del Pd e membro della commissione Sanità, in un comunicato.
"Si tratta di oltre 3.000 pazienti complessivi, con patologie di diversa gravità- spiega il consigliere democratico- fino ad arrivare ai circa 100 pazienti che necessitano di proseguire le cure con i farmaci biologici che soltanto i medici ospedalieri possono somministrare. Allo stato attuale, di fatto, per molti di loro non e' assicurata la continuità assistenziale, che in ogni caso non sarebbe priva di disagio a causa dello spostamento in altre strutture, magari più distanti dall'abitazione".
"Più volte, chiedendo la rimodulazione del piano di rientro della sanità, ho sottolineato la necessità di modulare l'offerta in base alle effettive esigenze dei pazienti e dei territori, e questo mi sembra un caso emblematico- conclude il consigliere- Meglio per tutti sarebbe mantenere in vita il dipartimento di Reumatologia del San Filippo Neri, che nel corso degli anni ha garantito un servizio puntuale a migliaia di persone. In ogni caso, prima di smantellare una struttura, sarebbe opportuno assicurarsi che tutti i pazienti in carico abbiano trovato una collocazione certa e quanto più possibile agevole".
(Com/Zap/ Dire)