Roma, 4 apr. - L'Istat conta circa 500 mila residenti in meno nel Lazio e la Regione incassa 202 milioni in meno dal Fondo sanitario nazionale 2013. Per questo motivo ieri Nicola Zingaretti ha annunciato che la Regione è pronta a ricorrere al Tar contro la divisione tra le regioni italiane delle risorse per Asl, ospedali pubblici, cliniche e ambulatori convenzionati.
I conteggi demografici da tempo sono contestati dall'amministrazione regionale del Lazio: il governatore, nel corso dell'inaugurazione di un reparto appena ristrutturato nell'ospedale di Civitavecchia, lascia però uno spiraglio alla trattativa politica con Palazzo Chigi aggiungendo che da parte del sottosegretario Graziano Delrio "sono arrivati comunque segnali incoraggianti".
"Dobbiamo combattere contro lo scippo di dicembre- spiega Zingaretti-. Quando nel riparto del fondo sanitario, sulla base del censimento Istat, al Lazio sono stati attribuiti 500 mila abitanti in meno. Ciò ha comportato la cancellazione sul fondo 2013 di 202 milioni. È inaccettabile. Abbiamo scritto a Delrio segnalandogli, con allegati i dati delle anagrafi dei Comuni, l'incongruità di questo conteggio". Il sottosegretario "come il Cipe, ci ha risposto che la nostra denuncia è fondata e che quindi il Governo Renzi interverrà- fa notare Zingaretti-. Non permetteremo questo scippo di 202 milioni a una Regione che sta lottando per risanare i conti". Poi il presidente della Regione aggiunge: "Abbiamo chiesto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di farsi carico del problema, e sicuramente il Lazio, se non sarà data una risposta, farà ricorso al Tar sul riparto 2013, perché non possiamo accettare di assistere senza reagire a chi ci dice: 'avete ragione, ma vi togliamo i soldi'". Il governatore ha anche voluto ringraziare "Delrio per la sua sensibilità e Lorenzin che ci ha ricevuti" perchè questi "sono segnali importanti". Comunque "noi andremo fino in fondo non per chiedere di più- sottolinea Zingaretti- ma per avere quello che ci spetta".
Non la pensa così Pietro Di Paolo (Ncd): "Lo scippo, come lo chiama Zingaretti, dimostra la debolezza di questo governo regionale che si vede costretto a ricorrere al Tar per sopperire alla propria incapacità: Zingaretti svilisce gli sforzi del Lazio, in atto dal 2010, per risanare i conti della sanità". Replica Massimiliano Valeriani (Pd): "È ineccepibile la decisione di Zingaretti di presentare ricorso al Tar: solo così la Regione potrà vedere riconosciuti i 500 mila abitanti e di conseguenza i 202 milioni di euro che le sono stati sottratti. Adesso mi auguro che anche i parlamentari eletti nel Lazio aderiscano e sostengano questa iniziativa". Pensieri condivisi da Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio, che commenta: "È un errore enorme, avvenuto a causa di una sottostima del numero degli abitanti nel territorio regionale: il governo nazionale deve intervenire".
(Cds/ Dire)