(DIRE) Roma, 19 nov. - "Dobbiamo passare dalla stagione dei tagli alla stagione della trasformazione. Solo cosi' possiamo superare il paradosso di una regione dove si forma il 25% dei medici italiani e che ha un saldo della mobilita' sanitaria passivo, con i propri cittadini che vanno a chiedere servizi e prestazioni ad altre regioni. Su qusto siamo pronti a costruire accordi con le regioni confinanti per gestire insieme i flussi della mobilita' sanitaria". Cosi' il presidente della Regione e commissario ad acta della Sanita' laziale, Nicola Zingaretti, nel suo intervento alla Pisana.
"E vogliamo sbloccare gli investimenti in tecnologie e strutture- ha aggiunto Zingaretti- che vede il Lazio incredibilmente fermo al 51% di utilizzo dei fondi disponibili: investimenti vitali per innalzare l'offerta di servizi in risposta a bisogni piu' variegati e complessi".
"Posso annunciare che nei programmi operativi saranno contenute tutte le iniziative volte a potenziare i grandi bacini di Lazio Sud e Lazio Nord e che avvieremo una riorganizzazione delle Asl cominciando dall'area romana con l'organizzazione di servizi di area vasta che non saranno piu' lasciati all'autonomia di ogni singola azienda ma gestiti unitariamente per il personale, per l'informatica, per la logistica, per l'amministrazione. Su questo e' importante che anche in consiglio si sviluppi un confronto aperto e senza pregiudizi".
"Qualita'- ha proseguito il governatore- significa sicurezza degli utenti. Promuovere la qualita' della rete ospedaliera significa anche attuare una riorganizzazione che tenga conto di una verita' empirica: l'esito della qualita' delle prestazioni e' direttamente proporzionale al volume delle prestazioni erogate. Pertanto chi ha scarsi volumi, come alcuni piccoli ospedali, rischia in forma strutturale di non fornire un'assistenza adeguata".
"Abbiamo bisogno di grandi ospedali, strutture complete e ad alta intensita' di cure in grado di curare davvero chi si presenta a un Pronto soccorso- ha concluso Zingaretti- e non di lasciarlo su una barella o doverlo trasferire altrove perche' mancano i reparti, i medici specializzati, le strutture per intervenire su patologie complesse".
(Mtr/ Dire)