Roma, 18 nov. - I soldi della sanita' per ripianare i conti dell'Atac. Sarebbe questo l'obiettivo dell'articolo 2 comma 6 e del successivo emendamento trasversale (Pd-Pdl e Scelta Civica), del decreto legge il riequilibrio della finanza pubblica. Si tratta di quel pacchetto di misure, messe in campo dal governo a ottobre scorso, per abbassare il deficit al 3% del pil e quindi rispettare i parametri del patto di stabilita'. La discussione e' in corso alla Camera e l'iter dovrebbe essere ultimato per la prossima settimana.
Ecco quello che prevede l'articolo. A partire dal 2013, "alle Regioni che presentano in ciascuno degli anni dell'ultimo biennio di esecuzione del piano di rientro, un disavanzo sanitario, di competenza del singolo esercizio e prima delle coperture, decrescente e inferiore al gettito derivante dalla massimizzazione delle predette aliquote (Irpef e Irap, ndr.), e' consentita la riduzione delle predette maggiorazioni, ovvero la destinazione del relativo gettito a finalita' extrasanitarie, in misura tale da garantire al finanziamento del Servizio sanitario regionale un gettito pari al valore medio annuo del disavanzo sanitario registrato nel medesimo biennio". Proseguendo a leggere emerge che viene considerata anche la situazione del disavanzo sanitario nell'ultimo triennio.
Cosa significa, tradotto dal politichese? In sostanza le Regioni che hanno avviato un piano di riduzione del disavanzo sanitario hanno due possibilita': ridurre le maggiorazioni applicate alle addizionali Irpef e Irap, alleggerendo il carico fiscale su cittadini e imprese, oppure destinare il gettito di queste maggiorazioni ad altri settori che non hanno nulla a che vedere con la sanita'. È piu' che probabile che le Regioni anziche' ridurre il peso fiscale, opteranno per la seconda opportunita'.
Quali sono questi settori a cui andra' il maggior gettito dell'aumento dele addizionali, lo ha chiarito un emendamento presentato congiuntamente da Pd, Pdl e Scelta civica (firmato da Galli, Palese e Sc). Le Regioni potranno destinare le maggiori risorse delle addizionali ai servizi pubblici essenziali e al rimborso dei debiti della pubblica amministrazione. Secondo quanto risulta al quotidiano 'Il Tempo', parte di questo gettito andrebbe, nel caso della Regione Lazio, a ripianare i debiti dell'Atac; l'azienda del trasporto ha un rosso di circa 700 milioni.
(CdS/ Dire)