Roma, 14 nov. - "Nella sanita' del Lazio, per problemi di personale o per inspiegabili ottusita' dirigenziali, succede anche che strutture di eccellenza vengano sottoutilizzate. E' il caso del Presidio Integrato S. Caterina delle Rose, al Prenestino, ASL Roma C, struttura che potrebbe essere presa a modello gia' attivo per le cosiddette Case della salute, che gode del favore dei cittadini e degli utenti ma che potrebbe dare molto di piu'. E se non lo fa non e' certo per colpa del personale medico e paramedico." Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Riccardo Agostini (PD), membro della Commissione Sanita'.
"Nell'ultimo anno, ad esempio- spiega il consigliere del Partito Democratico- era stato aperto anche un ambulatorio di gastroenterologia con tanto di interventi strutturali e acquisti di materiali molto costosi. La struttura effettuava gastroscopie e colonscopie 3 giorni a settimana e stava per attivare lo screening del cancro del colon-retto per gli abitanti della zona. Oggi questa unita' e' chiusa ed il personale destinato ad altro presidio ospedaliero. Apparecchiature di nuova generazione, come la TAC, sono sottoutilizzate e nonostante la presenza di anestesisti in servizio, non vengono effettuati esami con il mezzo di contrasto".
"Il Presidio S. Caterina, insomma, potrebbe essere una struttura territoriale d'eccellenza ma funziona a scartamento ridotto. Il direttore in carica preferisce tagliare nastri e lucidare i soprammobili piuttosto che farla funzionare. Per altro sembra, almeno a sentire i boatos all'interno degli uffici della Roma C, che l'attuale direttore sia nell'elenco dei 199. Spero non sia vero- conclude Agostini- ma se lo e' spero vivamente che la sua corsa venga fermata e subito. Non puo stare tra i migliori manager chi preferisce le inaugurazioni farlocche ai fatti concreti." (CdS/ Dire)