Roma, 14 nov. - Dei 199 selezionati per guidare Asl e ospedali ne resteranno 50, poi decidera' il governatore. Polemica sulla selezione. Tra lagnanze e critiche, come scolari al primo esame, in 944 si erano candidati a dirigere le 12 Asl laziali (quelle che l'ex governatrice Renata Polverini aveva giurato di ridurre), le 3 aziende ospedaliere (San Camillo, San Giovanni, San Filippo Neri) e i 2 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), Spallanzani e Ifo (Regina Elena-San Gallicano). Di quella schiera, tra defezioni e depennamenti, ne erano rimasti in lizza 581. La grande rosa degli idonei. Da qui, con un'altra selezione, e' uscito un elenco di 199 managers (solo 89 i laziali). Gli stessi che sabato giocheranno la finalissima tra quiz attitudinali e una sorta di esame telematico.
Al match, che si chiudera' con la definizione di una short list di 50 papabili, sovrintendono tre saggi individuati insieme con l'Agenzia nazionale di sanita': Marco Frey (Scuola Sant'Anna, Pisa), Francesco Longo (Bocconi) e Franco Riboldi (Istituto zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna). Ma al di la' delle scelte del triunvirato, sara' il governatore Nicola Zingaretti ad avere l'ultima parola. Potrebbe, anche se lui lo esclude, ripescare dalla lista degli idonei rimasti al palo, quanti ritiene adatti a organizzare e gestire aziende e istituti sanitari. Criteri e metodo adottati hanno suscitato polemiche dagli scranni dell'opposizione e da quelli della maggioranza.
Critici anche i sindacati.
Gli stessi candidati esprimono una resistenza sorda sulla procedura. Test, quiz, colloquio, sono considerati 'atipici e arbitrari', produttori di 'vulnerabilita' dell'imparzialita' assicurata dalla valutazione dei titoli'. E invocano il decreto legislativo 165 del 2001 sul reclutamento nell'amministrazione pubblica. Anche se e' il decreto legge 158 del 2012, il cosiddetto Balduzzi, a regolamentare la nomina dei dg imponendo la selezione attraverso una commissione di tre esperti. Tant'e', ora il Lazio dispone dei curricula di tutti i candidati: pronti nella piattaforma di Lait, potrebbero essere pubblicizzati da subito.
(Cds/ Dire)