Roma, 19 dic. - "È stato un tavolo esclusivamente dedicato alla chiusura del bilancio 2012, mentre a gennaio ci sarà la valutazione dei Programmi operativi, quando anche il nuovo subcommissario, Renato Botti (appena nominato da Palazzo Chigi ndr ), sarà nel pieno delle sue funzioni". Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, commenta "in modo positivo" la periodica riunione di verifica sul Piano di rientro sanitario svoltasi al ministero dell'Economia.
L'incontro è durato circa 2 ore. "Sulla parte economica del 2012 il tavolo ha certificato il disavanzo di quell'anno a 613 milioni di euro- ha spiegato Zingaretti- che era il punto rimasto aperto dopo i rilievi dello scorso luglio. Questo è stato possibile grazie al fatto che su molte questioni avanzate dal governo la Regione è stata in grado di fornire i dettagli necessari alla certificazione del deficit".
Sulla parte sanitaria "c'è la percezione di miglioramenti sui livelli essenziali di assistenza ha aggiunto il governatore del Lazio e di una situazione in movimento, così come sul tema della prevenzione, sui quali dobbiamo continuare a lavorare".
Secondo i vertici della Regione "è stato quindi un importante giro di boa: serviva chiudere il 2012 e questo è stato fatto". A chi gli ha chiesto se il turn over sarà sbloccato, il governatore ha risposto: "Il tavolo valuterà la nostra relazione, che è il presupposto da parte nostra per avanzare quella richiesta di sblocco del turn over e di riapertura di una nuova fase sul personale sanitario".
Cattive notizie, invece, arrivano dalle cliniche del Gruppo San Raffaele: "Ancora una volta le festività per i dipendenti del San Raffaele rischiano di essere rovinate dal mancato pagamento di stipendi e tredicesime denunciano il segretario nazionale dell'Ugl Sanità, Paolo Capone, e il responsabile dell'Ugl Sanità nel San Raffaele, Gianluca Giuliano. È necessario che la Regione intervenga sia per garantire tranquillità a questi lavoratori, le cui retribuzioni non possono assolutamente dipendere dall'andamento delle trattative tra la direzione e l'amministrazione regionale, sia per salvaguardare la funzionalità di strutture che sono a tutti gli effetti patrimonio pubblico".
(Cds/ Dire)