(DIRE) Roma, 19 dic. - Medici e odontoiatri abusivi e senza titoli non avranno più scampo grazie al protocollo d'intesa sottoscritto oggi tra il governatore, Nicola Zingaretti, e il presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Roma, Roberto Lala, di Latina, Giovanni Maria Righetti, di Frosinone, Fabrizio Cristofari, di Rieti, Dario Chiariaco, di Viterbo, Antonio Maria Lanzetti.
L'accordo ha una durata triennale e prevede una consultazione periodica e una condivisione di banche dati relative a titoli di studio e certificati di specializzazione. Non solo: sarà sviluppata un'applicazione informatica per consentire all'utente di avere una mappatura precisa della dislocazione, sul territorio regionale, degli studi medici e odontoiatrici.
Sarà possibile creare un sistema per la diffusione di un Qr-Code da apporre all'uscita da ogni studio, così da certificarne la regolarità amministrativa e professionale. Sarà attivato a breve anche un numero verde per dare informazioni agli utenti in materia sanitaria, sviluppare progetti per la diffusione della cultura sanitaria e promuovere campagne educative per la diffusione di un corretto stile di vita.
L'accordo, infine, prevede anche la realizzazione di una specifica campagna di comunicazione e informazione (anche avvalendosi della collaborazione di altri soggetti istituzionali) a testimonianza dell'attenzione della Regione nei confronti di una categoria di medici che ha diritto a vedere tutelata la propria professionalità.
Sarà inoltre creato un osservatorio tecnico per verificare, con cadenza semestrale, lo stato di attuazione del protocollo.
L'organismo non comporta oneri aggiuntivi per la Regione Lazio ed è composto da uno o più rappresentanti della Regione Lazio, dai presidenti degli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri e da un delegato per ciascuno delle commissioni albo odontoiatri, in rappresentanza degli odontoiatri, da un rappresentante del Comune, da un esperto legale designato dalla Regione, da un esperto universitario con delega del ministero della Salute per il riconoscimento delle lauree conseguite all'estero, da un rappresentante delle forze dell'ordine e da un consulente per la comunicazione e la diffusione tramite i mezzi di informazione delle attività designato dalla Regione.
(Enu/ Dire)