(DIRE) Roma, 18 dic. - Continua il processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) in Italia. A fare il punto è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Relazione presentata in Parlamento.
La relazione illustra i dati dell'andamento delle dimissioni dei pazienti dagli Opg per i quali viene dichiarata scemata la pericolosità, monitorati a partire a partire dal 2010 dal "Comitato permanente per la verifica dell'effettiva erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficacia nell'utilizzo delle risorse". Il risultato è positivo, considerata la crescita dei numeri di dimissioni nel corso degli anni. Se nel 2010, in Italia, erano stati dimessi dagli Opg 286 pazienti, nel 2011 il numero era cresciuto a 312 fino a raggiungere, nel 2012, quota 418 ("Ma- sottolinea il ministro nella relazione- non sono presenti i dati delle Regioni Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e delle P.A. di Trento e Bolzano in quanto non sono destinatarie di risorse a carico del bilancio dello Stato, quindi non soggette alle verifiche del Comitato Lea").
Tra le Regioni monitorate, il numero maggiori di dimissioni sono state effettuate in Lombardia (226), seguita dalla Campania (126) e dal Lazio (124). Ma mentre per la Lombardia le dimissioni sono aumentate nel tempo (45 nel 2010, poi 67 nel 2011, quindi 114 nel 2012), per la Campania l'andamento è stato inverso (65 dimissioni nel 2010, poi 41 nel 2011 e 20 nel 2012). Nel Lazio, invece, dopo essere diminuite dal 73 a 21 dal 2010 al 2011, sono poi aumentate fino a 30 nel 2012.
Nella relazione vengono poi illustrati i piani regionali per la realizzazione di strutture residenziali e il superamento degli Opg. Il numero di posti letto da realizzare è stato stabilito in 990 posti, "coerente- secondo il ministro- con i contenuti dei programmi presentati dalle Regioni e approvati, fermo restando che tale dotazione potrà subire, nel futuro, una riduzione, in rapporto all'implementazione dell'applicazione di misure di sicurezza alternative, previste dalla legge, idonee ad assicurare alla persona inferma di mente cure adeguate, con affidamento ai servizi sanitari territoriali".
(Cds/ Dire)