Roma, 17 dic. - "Dal primo gennaio entrerà in vigore l'accordo siglato dall'Ugl Sanità per la produttività per le strutture che applicano il ccnl Aiop Rsa". Lo annuncia il segretario nazionale dell'Ugl Sanità, Paolo Capone, spiegando che "malgrado la difficoltà che sta attraversando il settore socio-sanitario, quest'accordo riconosce al lavoratore un premio di produttività di 150 euro nella busta paga di dicembre, aumenta le indennità di disponibilità e di lavoro notturno, ed introduce una polizza long term care, totalmente a carico dell'azienda, come strumento di welfare complementare che tutela il lavoratore in caso di non autosufficienza".
"Anche la riduzione progressiva della retribuzione dei primi tre giorni di malattia- spiega il sindacalista-, applicata in molti altri settori, presenta degli elementi di novità legati alla costituzione di un fondo di produttività che, integrato da risorse dell'azienda, permetterà di erogare un premio di produzione annuo di 500 euro, evitando alle aziende di fare 'cassa', e introducendo un meccanismo di redistribuzione che premia i lavoratori che hanno maggior continuità lavorativa. Infine, le parti riconoscono che lo strumento più appropriato per raggiungere risultati di produttività in termini quantitativi e qualitativi è la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa. A tal proposito si costituisce a livello nazionale una commissione di studio che nell'arco di sei mesi provvederà a produrre un modello partecipativo da applicare alle strutture sanitarie".
Per il sindacalista "in un periodo di grande difficoltà per la sanità, non solo privata ma anche pubblica, aprire un tavolo per definire un accordo di produttività poteva sembrare una mossa azzardata e finalizzata ad offrire alla controparte datoriale strumenti di ulteriore compressione retributiva, ma siamo riusciti a raggiungere il non facile obiettivo di contemperare l'esigenza di maggior produttività per le aziende, incidendo nelle pieghe di istituti contrattuali che vengono spesso usati impropriamente, con il bisogno di riconoscere ai lavoratori margini di miglioramento retributivo diretto e indiretto".
"È un contratto rivoluzionario per la sanità- conclude-, perché inverte una tendenza radicata nel mondo sindacale dando più valore al lavoro. E' frutto di un approccio che supera le conflittualità ideologiche sia sindacali che datoriali, punta alla condivisione del principio che le aziende devono poter mantenere una produttività che riesca al contempo a incentivare i lavoratori, e pone le basi per arrivare finalmente all'applicazione dell'art. 46 della Costituzione Italiana in tema di partecipazione".
(Cds/ Dire)