Roma, 17 dic. - L'esplosione del contenzioso in ambito sanitario, cresciuto del 200% dal 1994 ad oggi in base ai dati del Rapporto Ania, e la conseguente importanza della mediazione, che punta alla conciliazione delle parti per evitare le vie legali. Questo il tema centrale dell'incontro "Responsabilità professionale sanitaria e mediazione civile", organizzato ad Ancona da Anaao Assomed e Seres.
"L'aumento esponenziale del contenzioso in sanità negli ultimi anni, più che a cause mediche è dovuto all'azione di società specializzate che propongono gratuitamente il servizio per ottenere risarcimenti- ha puntualizzato Oriano Mercante, vice segretario regionale di Anaao-Assomed - un fenomeno che sta causando l'aumento insostenibile dei costi assicurativi per i professionisti e per le aziende sanitarie e la crescita della cosiddetta medicina 'difensiva', per cui il medico per tutelarsi richiede molti accertamenti, con conseguente aumento della spesa. Tra i correttivi, possibili cambiamenti legislativi e l'utilizzo della mediazione civile, che può contribuire a evitare contenziosi palesemente non fondati".
L'iniziativa si inserisce nel quadro delle novità sul piano legislativo, in base alle quali la mediazione è obbligatoria, oltre che nei casi di responsabilità medica, anche nei casi di responsabilità sanitaria, includendo quindi in modo più ampio i rapporti instaurati tra paziente e struttura sanitaria pubblica o privata.
Piero Ciccarelli, direttore generale dell'Asur Marche, ha puntato il dito sull'impatto economico del contenzioso "che può generare disfunzioni nel corretto rapporto medico-paziente- ha detto- e può generare maggiori costi per le strutture sanitarie. Inoltre, è fondamentale creare la cultura di base sul rischio e sulla sua valutazione per gli operatori sanitari, operando sulle cause: ridurre l'incidenza degli eventi e migliorare la qualità del servizio prestato".
"La mediazione riduce tempi e costi, ma il vero problema è a monte- ha sottolineato Piergiorgio Carrescia, deputato del Partito democratico- occorre regolamentare con una buona legge la responsabilità civile delle professionalità sanitarie, la cui discussione è attualmente in corso in Commissione Parlamentare".
(Cds/ Dire)