Roma, 13 dic. - Le OO.SS. di CISL FP UIL FPL nel prendere atto della sottoscrizione tra Regione ed Universita', dichiarano la propria insoddisfazione. A queste Organizzazioni Sindacali e' stata negata la possibilita' di portare utili contributi alla stesura dell'Intesa nell'interesse prioritario dei cittadini e dei lavoratori della sanita'. Il Protocollo non prevede nessun taglio alla spesa del disavanzo sanitario regionale e continua a determinare grandi sperequazioni tra il personale dell'Universita' che continuera' a percepire, cosi' come previsto dal vecchio protocollo ed a carico della regione Lazio, trattamenti economici aggiuntivi rispetto a quanto gia' percepito dagli stessi dipendenti a carico dell'Universita'.
Tali retribuzioni non corrispondono ai trattamenti stipendiali dei circa 30 mila dipendenti di pari qualifica del Servizio Sanitario Regionale che la Regione lascia ancora una volta al palo, non prevedendo pari opportunita' nella carriera e negli inquadramenti normo-economici, e che per effetto del lungo commissariamento della sanita' hanno visto ridurre sensibilmente il proprio contingente di personale (circa 7 mila unita') a fronte di un aumento dei carichi di lavoro e della riduzione dei loro fondi contrattuali.
I maggiori costi sostenuti a seguito del Protocollo, scaricati interamente sull'SSR, incidono pesantemente sul piano di rientro della Sanita' Laziale e risultano ammontare secondo quanto certificato dal bilancio 2011 del Policlinico Umberto I a oltre 80 milioni di Euro.
(Cds/ Dire)