Roma, 12 dic. - Un protocollo triennale che sara' sottoposto all'esame del tavolo di rientro e che definisce il perimetro dell'integrazione tra le strutture sanitarie dell'universita' Sapienza di Roma e la Regione Lazio. A firmare il protocollo per la gestione dell'Azienda ospedaliera-universitaria Policlinico Umberto I, l'Azienda ospedaliera-universitaria Sant'Andrea e l'Azienda Asl di Latina, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il rettore dell'Universita' Sapienza di Roma, Luigi Frati.
Il protocollo, composto da 35 articoli, sara' sottoposto all'esame del tavolo del ministero per il piano di rientro, disciplinera' ogni aspetto dell'integrazione tra le strutture sanitarie universitarie e la Regione: nomina del direttore generale, individuazione degli organismi di controllo, organizzazione dell'ospedale e ruolo del personale, divisione precisa delle attivita' universitarie e di ricerca da quelle piu' tipicamente assistenziali, contributo universitario per la copertura dei disavanzi di gestione, individuazione degli spazi per l'attivita' in intramoenia, percorso per velocizzare le questioni connesse alla ristrutturazione del plesso storico o l'individuazione di nuove localizzazioni, come pure l'ampliamento per il Sant'Andrea.
L'accordo, atteso da 11 anni, e' il primo siglato tra la Regione Lazio e Sapienza dall'entrata in vigore del Piano di rientro. Il protocollo da' attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo n. 517 del 21 dicembre 1999 che sancisce la nascita delle aziende ospedaliere costituito in seguito alla trasformazione dei policlinici universitari a gestione diretta, denominate aziende ospedaliere universitarie integrate con il servizio sanitario nazionale.
Il protocollo prevede nomine condivise e trasparenza per la governance delle strutture. Il direttore generale sara' nominato dal presidente della Regione, d'intesa con il rettore dell'universita'. I requisiti saranno gli stessi previsti per i direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere della regione Lazio. Per quanto riguarda l'organizzazione, chiara divisione tra attivita' di cura e ricerca, efficienza e riqualificazione dell'offerta di servizi. Nella gestione fnanziaria saranno previste regole chiare per l'equilibrio dei conti.
Per la gestione economico-finanziaria e patrimoniale, l'Azienda ospedaliera universitaria dovra' uniformarsi alle modalita' regionali quanto a monitoraggio di spesa, rispetto di decreti commissariali, determine dirigenziali e circolari. In caso di risultati negativi nella gestione della singola azienda ospedaliero-universitaria, rispetto al budget concordato con la regione, la stessa regione e l'universita' concordano un apposito piano triennale di rientro che va verificato ogni anno.
(Cds/ Dire)